Il convegno avrà un taglio come sempre molto pratico, qualsiasi neo imprenditore che abbia un’idea da valutare e da sviluppare potrà proporlo presentando una semplice paginetta in cui riassumerà la mission e la strategia che intenderà seguire. Le persone presenti in sala, aiutati dai consulenti presenti, giudicheranno l’idea e forniranno gli spunti utili per migliorarla.
Alcuni hanno il problema di “non farsi rubare l’idea” ma bisogna ricordarsi che il segreto del successo non sta tanto nell’idea (probabilmente tanti altri l’hanno già avuta) ma nella capacità di realizzarla.
In sala saranno presenti anche imprenditori interessati a finanziare startup.
Una nuova impresa o una nuova attività viene lanciata sul mercato attraverso un processo di creazione, che si sviluppa attraverso vari punti differenti, che sono:
– Avere una precisa idea del prodotto o servizio da lanciare sul mercato;
– Trasformare l’idea in un progetto;
– Verificare la fattibilità del progetto;
– Verificare se si è pronti ad intraprendere;
– Trasformare il progetto in un “Business Plan“;
– Organizzare il finanziamento dell’attività;
– Scegliere la forma giuridica dell’impresa;
– Adempiere agli obblighi amministrativi;
– Gestire l’impresa;
– Assicurarne lo sviluppo nel tempo.
Le differenti scelte effettuate saranno quindi decisive per il buon fine dell’iniziativa intrapresa. Una volta presa una determinata decisione, comunque, è sempre possibile cambiarla o abbandonarla.
La prima tappa di queste processo, consiste nella ricerca e nella definizione, appunto, dell’Idea Imprenditoriale. Si tratta, innanzitutto, di identificare quale via può portare alla creazione d’impresa, tra le quali:
- Iniziare con una attività nota (è possibile dedicarsi ad un prodotto o ad un servizio già esistenti);
- Dedicarsi a nuove applicazioni di tecnologia note (come l’applicazione di un prodotto noto in una attività diversa da quella di origine);
- Basarsi su un’innovazione tecnologica pura (creazione di un nuovo prodotto).
Un’Idea Imprenditoriale nasce spesso da azioni quotidiane, come ad esempio:
- Osservare, attraverso i media (quotidiani, televisione), la vita economica;
- Osservare l’ambiente di lavoro nostro e dei nostri amici;
- Osservare la vita quotidiana e le opportunità che si creano in particolari momenti.
Inoltre, avere un’idea propria non è una condizione indispensabile per poter creare un’impresa: è possibile sfruttare e realizzare le idee degli altri, associandosi con uno o più partner.
E’ perciò ovvio che una buona idea d’impresa non si può improvvisare: è necessario valutarne la realizzabilità.
E’ capitato che tante idee apparentemente geniali, non hanno avuto in realtà applicazione pratica. Cosa se ne può dedurre? Prima di pensare di vendere qualcosa, occorre sapere cosa desidera il cliente e partire dai suoi bisogni. E’ quindi di fondamentale importanza produrre in base alle esigenze del consumatore e non produrre qualunque cosa e cercare di venderla al consumatore.
Per verificare quanto l’idea è realizzabile, è cercare di valutarne il rischio. E’ ovvio infatti che non c’è impresa senza rischio.
Il rischio non eliminabile è comunque valutabile attraverso uno studio che permette di:
- Valutare i fattori di rischio (“punti forti” e i “punti deboli” dell’idea);
- Stimare il grado di rischio complessivo.
Tramite questo studio si può quindi cominciare a riflettere su quali e quante decisioni sono da prendere per avviare l’attività d’impresa.
L’iniziativa è promossa da Assimpresa Bergamo.
Dove?
Spazio Giovanile Edoné – Bergamo Via Agostino Gemelli – 24100 – Bergamo (BG)
Partecipazione gratuita.