Fornire tecniche e strategie concrete per migliorare il metodo di studio, superare eventuali problemi di apprendimento ed evitare ritardi nella carriera studentesca. Con questi obiettivi nasce lo storico corso sul “Metodo di Studio” promosso dall’Università degli studi di Bergamo. Un ciclo di lezioni aperte a tutti gli studenti, in particolare a coloro che hanno iniziato un nuovo percorso di studi o che in passato hanno incontrato difficoltà nell’apprendimento o nel superamento degli esami.
“Il corso vuole aiutare gli studenti ad attuare strategie per superare le difficoltà incontrate ma anche per apprendere meglio, imparando a gestire il proprio tempo in modo più produttivo. Le indicazioni che vengono date sono di carattere generale e sono valide per studenti di qualsiasi ordine e grado. La situazione attuale tuttavia, condiziona pesantemente il modo di vivere degli studenti: per questo, nel corso delle lezioni, consiglio ai miei studenti di praticare attività che contribuiscono al benessere psico-fisico, come lo sport o le relazioni sociali, ovviamente nel rispetto delle regole attualmente in vigore” racconta la Prof.ssa Laura Serra.
Ma quali sono le regole principali per attuare un buon metodo di studio?
In particolare, sono cinque le strategie base da seguire. In primo luogo, è fondamentale gestire il proprio tempo, programmando le attività a partire dalla giornata, dalla settimana, per arrivare al mese, al semestre e così via. La gestione del tempo deve prevedere ogni giorno attività che consumano energia – come seguire le lezioni o studiare – ed attività che forniscono energia come praticare attività sportiva, dormire e mangiare con regolarità e coltivare interessi e relazioni sociali. Seguire le lezioni in modo attivo, prendendo appunti è importante per migliorare la concentrazione e per fissare i primi concetti. È importante anche studiare passo a passo, rivedendo gli appunti presi a lezione: questo procedimento costituisce un primo studio indispensabile per accorciare i tempi di preparazione di un esame. Durante lo studio, è utile ricorrere a schemi, mappe e riassunti a seconda dello stile personale di pensiero. Gli studenti possono infine applicare alcune tecniche per favorire il passaggio dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine, che consente di immagazzinare correttamente le informazioni in modo che possano essere recuperate facilmente.
«Avere un buon metodo è certamente uno dei pilastri per una carriera formativa d’eccellenza, insieme a una didatica che si distingua, anche in termini di digitalizzazione – sottolinea il rettore dell’Università degli studi di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini – Proprio in questi giorni è stato pubblicato il rapporto Censis della trasformazione digitale dell’Italia che interessa anche il mondo della formazione e dimostra come siamo stati in grado di trasporre le nostre attività sul web a seguito dell’emergenza. Il matrimonio tra didattica e metodo funziona solo se c’è un investimento da parte di entrambi i partner, docenti e studenti»
Nella classifica Censis sulla didattica degli Atenei statali, l’Università degli studi di Bergamo vanta alcuni posizionamenti nella top ten per indirizzo di studi: ingegneria gestionale dell’informazione e della produzione seconda nelle lauree triennali e ottava nelle specialistiche, scienze dell’educazione al nono posto nelle triennali e psicologia al settimo posto nelle specialistiche.