Dal 1969 produce panettoni artigianali apprezzatissimi, nella Bassa e non solo. Il pasticcere bergamasco Daniele Manzotti, anima del Caffè Milano con laboratorio a Caravaggio, ha però da anni un sogno: vuole portare l’arte della pasticceria anche in Madagascar, dove è già stato tre volte ed è in contatto con una missione, attraverso la costruzione di una scuola d’arte e mestieri. La sua storia l’ha raccontata il Corriere della Sera Bergamo. Ma il suo sogno, però, è stato rimandato a causa della pandemia.
Una “gavetta” importante. Manzotti ha avuto la fortuna di conoscere i grandi pasticceri di Milano che lavoravano in Motta e Alemagna e hanno formato poi i pasticceri di tutta la Lombardia. «Se avevi voglia facevi il “bocia” e imparavi l’arte –racconta -. Un passo alla volta. Ricordo ancora il peso dei sacchi di farina che allora erano da 50 chili e non come oggi da 25. Il panettone è e rimane il re dei dolci».
Il progetto. Tutta la sua conoscenza vorrebbe trasferirla anche alle ragazze della missione di suor Louise Marie, religiosa dell’ordine delle Discipline del Sacro cuore che opera in Madagascar. L’ha conosciuta attraverso il Rotary di Treviglio. Il laboratorio di pasticceria nella futura scuola d’arte e mestieri c’è già sulla carta: è pure pronto il container di macchinari che Manzotti ha raccolto girando tra benefattori e molti colleghi.
A chi vendere i dolci. Ci sono numerosi villaggi turistici in Madagascar, diversi gestiti da italiani, che hanno già dato la loro disponibilità ad acquistare i prodotti dolciari della missione. Ma con la pandemia tutto è slittato.