Le chiamiamo “nostre”. C’è chi le conosce poco, però. Tra prima vera nevicata della stagione, disgrazia di Merelli caduto vicino al Pizzo Scais, tentativo di scalata invernale al Nanga Parbat di Simone Moro e Orobie Film Festival non dovrebbe essere così: sono giorni di assoluto protagonismo per le montagne bergamasche. E per i suoi abitanti, nel bene e nel male.
Colmare la distanza tra pianura e “terre alte” è l’intento con cui “Quota 3.052. Cartoline delle Orobie” torna domani al Palamonti di via Pizzo della Presolana, per il secondo anno, a diffondere la cultura della montagna. Il riferimento all’altimetria della prima vetta orobica, il Pizzo Coca, amplia le suggestioni di una giornata creata con l’intento di vagliare una realtà affascinante ma complessa. In programma un incontro a più voci, buffet di prodotti tipici, musica, proiezioni. E chi vuole può cimentarsi nel climbing.
La giornata avrà inizio nel pomeriggio sabato 4 febbraio intorno alle ore 15. Da quest’ora si potrà arrampicare nella palestra del Palamonti. L’ingresso per i ragazzi fino ai 12 anni sarà gratuito. Dalle 16 alle 18.30 spazio a “Tavoli e sedie”, conferenza dove scoprire perché la montagna aiuta a crescere, cosa spinge un giovane a fare bene un lavoro faticoso, come si apre un piccolo negozio in un ancora più piccolo paese, quanto è positivo avere degli amici che ti portano in montagna, come sono golosi i prodotti delle valli montane. Alle 18.30 aperitivo con buffet per assaggiare formaggi, marmellate e vino delle Orobie. In serata, alle 20.45, incontro con i responsabili dell’Associazione Roby Piantoni onlus che presenteranno lo stato dell’arte del progetto “Insegnanti per il Nepal”. Nicola Falconi e William Merelli cantano e suonano dal vivo la canzone scritta dedicata a Roby “Angelo vivo”; a seguire la proiezione del filmato-reportage dei viaggi dell’associazione in Nepal “Sulle orme di Roby: Insegnanti per il Nepal”.
La giornata fa da apripista a una vera tournèe che “Quota 3.052”, organizzato dall’Associazione Gente di Montagna con il sostegno dell’assessorato alle Politiche montane della Provincia di Bergamo e la collaborazione del Cai, svolgerà in vari Comuni della provincia, con calendario ancora da stilare. Per far capire come da lassù «il mondo degli uomini altro non sembra che follia, grigiore racchiuso dentro sé stesso. E pensare che lo si reputa vivo soltanto perché è caotico e rumoroso», come sostenuto dal grande alpinista Walter Bonatti. Concetto ribadito dall’assessore provinciale alle Politiche montane Fausto Carrara: «Una grandiosità che è reverenza, monito, tensione a vivere più intensamente, a realizzare piccoli grandi sogni e a superare il proprio limite. Una grandiosità che è stata fonte ispiratrice nell’organizzazione anche di questa seconda edizione».