I Carabinieri di Treviglio (BG), nella mattinata del 23 ottobre, in esecuzione di Ordinanza di custodia cautelare in Carcere emessa dal GIP del Tribunale di Bergamo, hanno arrestato N. C. V., 27enne di origine rumena residente a Sirtori (LC), pregiudicato, venditore ambulante, con l’accusa di tentata estorsione nei confronti di un ecclesiastico bergamasco del ’45.
Le indagini hanno avuto inizio nel giugno scorso allorché un prete della Bassa bergamasca si presentava presso i CC per denunciare che, pochi giorni prima, una persona gli aveva mostrato alcune foto che lo ritraevano in momenti di intimità con un donna e gli chiedeva di versargli 70.000 euro, di cui 20.000 entro due giorni. Lo sconosciuto cercava di ottenere subito il denaro dal prelato che non cedeva al ricatto e, per rendere le sue minacce più realistiche, diceva che aveva già un acquirente delle foto che gli aveva offerto molto di più e lo minacciava dicendogli che in caso di mancato pagamento, la domenica successiva, sul sagrato della chiesa, avrebbe distribuito le immagini ai fedeli che uscivano dopo la messa. L’ecclesiastico dichiarava di aver conosciuto molto tempo addietro sia l’uomo, uno straniero comunitario, che la donna, presentata come la moglie, entrambi indigenti, ai quali aveva offerto ospitalità nella canonica per alcuni giorni. I due rientravano in patria ma restavano in contatto col prete prospettandogli ripetutamente uno stato di grande indigenza. Questi dapprima gli inviava alcuni piccoli sostegni economici e, successivamente, si recava nel loro paese d’origine per verificare l’effettivo stato di bisogno. Ritornato in Italia si prodigava nell’inviargli altro concreto sostegno economico e materiale, dopodiché si interrompevano le relazioni. All’inizio del mese di giugno u.s. la donna contattava nuovamente il prelato dicendogli di trovarsi presso un albergo di Bergamo. L’ecclesiastico si recava lì, le saldava il conto e, dopo averla portata a cena, si recava presso un altro albergo ove avrebbe trascorso con lei momenti di intimità. Le indagini svolte dai Carabinieri consentivano di accertare che la donna straniera, non ancora identificata, con l’ausilio di una telecamera portatile posizionata verso il letto nella camera d’albergo, approfittando di un attimo di distrazione del prelato, registrava l’incontro peccaminoso, incaricando poi l’arrestato di fare le richieste estorsive. Il prevenuto si trova adesso nel carcere di Lecco mentre la donna, non appena sarà identificata, verrà deferita per concorso nel medesimo reato.