Bilancio dei visitatori più che positivo per la Rete degli Orti della Lombardia, che registra un +10% rispetto al periodo pre-covid. Numerose le attività e i progetti promossi nel 2022 dall’associazione, che prosegue nel suo impegno di sensibilizzazione di grandi e piccini.
L’attenzione all’ambiente e la rinnovata sensibilità circa i temi connessi alla salvaguardia della biodiversità si fanno sempre più urgenti e sembrano raccogliere un numero crescente di adesioni anche in Lombardia, dove dilaga la passione per la natura e la voglia di ritagliarsi dei momenti per stabilire una connessione con l’ambiente. Questo è quanto emerge dal bilancio dei visitatori degli spazi verdi della Rete degli orti botanici della Lombardia, musei a cielo aperto che, nel 2022, hanno registrato un sensibile aumento dei visitatori rispetto al periodo pre-pandemico.
L’Orto botanico di Brera e l’Orto botanico di Città Studi a Milano, l’Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”, il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio, l’Orto botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno e l’Orto botanico di Pavia chiudono l’anno in positivo, con un totale di 329.186 visitatori, circa il 10% in più rispetto al dato del 2019.
L’IMPEGNO DELLA RETE
Anche quest’anno, la Rete degli orti botanici della Lombardia ha continuato a profondere il suo impegno nelle attività didattiche e nelle iniziative rivolte alle scuole di ogni ordine e grado: visite – interattive e non – agli Orti, incontri di formazione a scuola a cura degli educatori della Rete, opportunità di alternanza scuola-lavoro rivolte agli studenti delle scuole superiori. Occasioni preziose, queste, per tradurre nella pratica il ruolo educativo-museale ricoperto dagli orti botanici.
In aggiunta, la Rete si è occupata della realizzazione di progetti in partenariato con altri enti di diversa natura, creando connessioni proficue: due esempi sono LifeDrylands, co-finanziato dall’Unione Europea, dedicato al restauro degli habitat aridi nei siti di ReteNatura2000 in Piemonte e Lombardia (www.lifedrylands.eu) e SVING – ScienzaViva. Orti Botanici e Giardini di delizia. Antichi saperi e nuove pratiche per la diffusione della cultura scientifica, co-finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), finalizzato ad attribuire rinnovata importanza a giardini storici e orti botanici, quali laboratori di sperimentazione di scienza e luoghi di socialità e centralità per il benessere umano.
LE ATTIVITÀ DEI SINGOLI ORTI BOTANICI
In affiancamento alle iniziative promosse dalla Rete degli orti botanici della Lombardia, i singoli Orti botanici che ne fanno parte hanno portato avanti diverse cause: alcuni esempi sono BeePathNet, per far diventare Bergamo “Città amica delle api” (Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”); TOSCOLEA, dedicato all’Olivo, per il censimento, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio olivicolo nell’area del Garda (Orto botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno); MENDEL200, realizzato in occasione del bicentenario del padre della genetica dagli Orti botanici dell’Università degli studi di Milano; la creazione e valorizzazione del “Vigneto proibito”, oltre alla partecipazione al festival Horti aperti dell’Orto botanico di Pavia e il restauro delle Tavole parietali dell’Herbarium Universitatis Mediolanensis.
Attualmente, presso l’Orto botanico di Brera è visitabile, fino al 15 gennaio, la mostra “Arte e Scienza nelle tavole botaniche ottocentesche – dal Dodel-Port Atlas” (https://ortibotanici.unimi.it/arte-e-scienza-nelle-tavole-botaniche-ottocentesche/), mentre a Bergamo, fino al 6 gennaio, presso la Sala Viscontea nei fine settimana si tengono i laboratori BigPicnic (https://www.ortobotanicodibergamo.it/buono-per-te-buono-per-lambiente-2/). Per maggiori informazioni sulle iniziative e su eventuali necessità di prenotazione e/o legate alla partecipazione si rimanda ai siti dei singoli orti botanici.