Sempre più Bergamo e cultura. Un binomio che pare essere il focus strategico dello sviluppo turistico di domani. Una città che vuole puntare sul proprio patrimonio artistico e storico, nonché sulla bellezza diffusa della città, per proporsi come meta di un turismo “slow”, sostenibile e responsabile, capace di apprezzare e non calpestare le risorse presenti sul territorio. In questa ottica sono nati, negli ultimi anni, diversi progetti di rilancio e sviluppo, il più importante dei quali è senza dubbio il tavolo a cui tutti i musei cittadini si sono riuniti per proporre servizi e agevolazioni per i turisti, come per esempio la Bergamo Card, presentata mercoledì all’Urban Center nel corso del convegno intitolato “Profili di turismo in territorio bergamasco”, in cui sono stati esaminati i dati del Centro Studi per il Turismo e l’Interpretazione del Territorio dell’Università di Bergamo sulle caratteristiche e sul comportamento di alcuni segmenti di turisti presenti sul territorio.
Ma veniamo alle caratteristiche della nuova carta. Con 15 euro, per 48 ore dall’attivazione, è possibile visitare gratuitamente tutti i musei della città – Accademia Carrara, Musei storici compreso il Campanone e la Rocca, Gamec, Fondazione Bernareggi – entrare con ingresso ridotto in molti musei della provincia, fruire delle linee Atb e Teb, comprese le funicolari e la navetta da e per l’aeroporto, e avere per un anno condizioni vantaggiose in molte attività commerciali convenzionate. E ai primi di maggio partirà anche una versione da 24 ore.