La larga partecipazione allo spettacolo live di Nina Zilli – gran brava e bella cantante – al Teatro Donizetti di Bergamo (quasi tutti occupati gli oltre mille posti a sedere) hanno reso testimonianza della stima e dell’affetto che Bergamo riserva alla famiglia Tallarini, una famiglia di imprenditori che da 50 anni fa onore al lavoro bergamasco in vari settori.
Nata nel 1962 con la trattoria di famiglia a Chiuduno, l’attività del Gruppo Tallarini è cresciuta in modo esponenziale nel corso di mezzo secolo di intensa attività, passando gradualmente da una ristorazione per così dire “popolare” ad una di gran classe (vedi il ristorante Anteprima, stellato Michelin, sempre a Chiuduno), quindi al settore vinicolo con la cantina di Gandosso (arricchita di un agriturismo con alloggio, il Valcalepio Lounge), quindi al settore del catering e del banqueting, e poi ancora del commercio agroalimentare e della regalistica.
Oggi il Gruppo Tallarini e l’azienda collegata “San Lucio Events” dispongono di una decina di location per banchetti e ricevimenti di alto profilo, tra cui il “San Giovanni delle Formiche” (sul monte di Villongo a dominare il lago d’Iseo), Palazzo Maestri a Cenate Sotto (che presto si arricchirà di alcune camere di grande charme), il Castello di Pagazzano, la Muratella a Cologno al Serio, Villa Gromo di Mapello.
A capo del Gruppo è Vincenzo Tallarini con la moglie Franca e i figli Angelo e Anna, ma alla base del successo è il lavoro intenso e collaborativo di sorelle e nipoti, una grande famiglia unita nel raggiungere obiettivi sempre più grandi.
Lo sviluppo frenetico dell’attività possiamo farlo risalire al 1983, quando Vincenzo Tallarini acquistò a Gandosso “Il Fontanile”, un antico borgo con annessi alcuni caseggiati storici nella cui pertinenza vi era, già esistente, un piccolo vigneto.
Per passione, nel 1985 inizia a produrre piccole quantità di vino, anche se per tutti gli anni ’80 l’attività più importante dell’azienda resta l’apicoltura. Arriva ad allevare più di 600 arnie, vendendo miele e suoi derivati (cosmetici, polline, propoli) anche nelle farmacie.
Nel frattempo, da appassionato produttore di vino, Vincenzo Tallarini partecipa ad alcuni concorsi enologici, ricevendo lusinghieri riconoscimenti. Questo aumenta le motivazioni, che lo spingono alla realizzazione di un importante progetto di costruzione di una grande e bella cantina, che troverà compimento all’inizio del nuovo millennio. Frattanto si ampliano le superfici vitate direttamente gestite dall’azienda, anche sviluppando rapporti di collaborazione (anche in Franciacorta e a Scanzorosciate dove si produce il Moscato di Scanzo Docg) con alcuni proprietari di terreni opportunamente scelti perché particolarmente vocati alla produzione di uve di alto pregio. Complessivamente oggi l’azienda può contare su una superficie vitata di circa 20 ettari ed è soprattutto riconosciuta quale realtà viticola estremamente dinamica e attenta ad ogni ambito innovativo sia viticolo che enologico e commerciale.
Dall’azienda vinicola di Gandosso è iniziata l’attività frenetica che si è allargata all’alta ristorazione, al catering in location esclusive, al banqueting anche a domicilio, alla commercializzazione di prodotti agroalimentari di qualità e alla regalistica.