Il primo oggetto che gli è capitato a tiro l’ha usato per colpire la cugina, per sua stessa ammissione. Un batticarne, pare. Sono queste le nuove indiscrezioni sul delitto di Stefania Rota, 62 anni, nella sua casa di Mapello. Il cugino in seconda Ivano Perico, in carcere, vuole confessare tutto ai pm, come raccontano gli avvocati della difesa Stefania Battistelli e Piero Pasini.
Il gesto sarebbe legato a uno scatto d’ira, per un movente i cui contorni si stanno facendo via via più precisi: una pratica di condono edilizio per il capannone situato tra le due ville, quella della vittima e del suo presunto assassino. Un imbroglio, secondo Perico. Il rogo dello studio tecnico del geometra che si era occupato della faccenda, se la connessione tra gli eventi dovesse essere dimostrata, chiuderebbe il cerchio.