Sono sette – una in più dello scorso anno – le “osterie” bergamasche segnalate nella Guida 2019 delle “Osterie d’Italia” pubblicata da Slow Food Editore. Confermati i sei locali che erano in Guida lo scorso anno, ai quali si aggiunge – lieta novità – Polisena-l’Altro Agriturismo, sulle colline di Pontida, un agriturismo-osteria realizzato e condotto dalla famiglia Locatelli all’insegna del bio sia nella struttura (in materiali ecocompatibili) sia nelle pietanze servite, le cui materie prime sono di propria produzione.
Tra i sei locali confermati, uno va subito segnalato, la Trattoria Burligo di Palazzago, perché è l’unica bergamasca a meritare la “chiocciola” (locale che piace in modo speciale, per ambiente, cucina, accoglienza). “Burligo” è segnalata anche per la cantina: Felice Sozzi è un grande cercatore di vini che si abbinano bene alla sua cucina.
Altre tre trattorie si segnalano per la buona offerta di vini: Ai Burattini di Adrara San Martino, Visconti di Ambivere, Al Gigianca di Bergamo. Quest’ultima viene segnalata anche per la buona offerta di formaggi. Giudicato buono il carrello dei formaggi anche alla Trattoria Visconti di Ambivere, che si mette in evidenza anche per l’attenzione alla scelta dell’olio extravergine di oliva. La settima osteria bergamasca è Dentella di Bracca, da anni in Guida.
La edizione 2019 della Guida Osterie d’Italia è stata presentata nella sede di Lallio di Agnelli Cooking Lab. Una presentazione soprattutto “lombarda”, organizzata dalla bergamasca Silvia Tropea Montagnosi, coordinatrice della Guida per la Lombardia, grande esperta di cucina. A onorare l’evento è intervenuto dalla sede centrale di Slow Food il coordinatore della Guida, Eugenio Signoroni. Presente anche la responsabile regionale di Slow Food, Saula Sironi di Monza. Il pranzo ha visto confrontarsi un produttore di salumi (Maroni di Ranzanico, specializzato nella lavorazioni delle carni di pecora bergamasca) e quattro osterie lombarde: Resù di Lozio (Bs), Osteria del Crotto di Morbegno (So), Polisena di Pontida (che ha presentato un delizioso piatto di carne di pecora gigante bergamasca) e Locanda degli artisti di Cappella de’ Picinardi (Cr). Tutti bergamaschi e tutti della stessa azienda i vini serviti. Gli elogi per la produzione della Cantina di Angelo Pecis, a San Paolo d’Argon, sono piovuti numerosi, in particolare per i piacevolissimi Terre del Colleoni Franconia doc 2017 e il Valcalepio Rosso Riserva doc 2008.
NELLA FOTO, DA SINISTRA, PECIS, TROPEA MONTAGNOSI, SIGNORONI, SIRONI.