Fingevano di assumere personale per poi licenziarlo, ottenendo in modo illecito indennità di disoccupazione per un valore di oltre 33 mila euro. La Guardia di Finanza del Comando provinciale di Bergamo ha scoperto una frode al sistema previdenziale indagando sull’assunzione irregolare di un cittadino extracomunitario sprovvisto di permesso di soggiorno, accertata dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Bergamo.
I militari sono risaliti a una ditta di Martinengo che si occupa prevalentemente del commercio online di autovetture e motocicli usati, intestata ad una signora 80enne di Romano di Lombardia. La titolare era in realtà la prestanome di un uomo di 35 anni di origine albanese residente a Romano. L’impresa, di fatto inattiva, era stata creata al solo scopo di far risultare impiegati in modo fittizio trentanove lavoratori stranieri, risultati perlopiù irregolari, per i quali erano state inviate alla Questura le dichiarazioni di assunzione necessarie al rilascio del permesso di soggiorno.