C’è chi l’ha chiamato “sceriffo”, appellativo destinato di solito ad amministratori del centrodestra. Invece Sergio Gandi, vicesindaco della Giunta Gori, nonché assessore a Bilancio e Sicurezza, è del Pd. Si ricandida a sostegno del sindaco uscente, e del resto è stato uno degli “uomini forti” di questi cinque anni a Palazzo Frizzoni. Con lui il bilancio ha tenuto benissimo, anche in anni non facili per l’economia, ma è soprattutto sul fronte sicurezza che sono arrivati i risultati più eclatanti.
Città più sicura. Bergamo è tra le città più sicure del Nord Italia, con dati di reati in calo costante negli ultimi anni. Negli ultimi cinque anni la Gunta Gori ha puntato su innovazione tecnologica ed organizzativa e partecipazione dei cittadini. Sono stati assunti 21 agenti nel biennio 2017/18 (quando il blocco delle assunzioni è venuto meno), lanciando nuovi servizi come le pattuglie di quartiere o la vigilanza privata nei luoghi pubblici, implementando la videosorveglianza in città (da 86 a 220 occhi elettronici in città), intensificando l’attività repressiva (record di arresti nel 2018, 46, di cui 28 per spaccio di stupefacenti) e puntando sulla partecipazione dei cittadini, con il sostegno alle iniziative di Controllo di Vicinato e con la app 1Safe.
Cosa farà se rieletto. Il primo obiettivo è il potenziamento dell’organico della Polizia Locale, che dovrà raggiungere i 200 agenti: l’idea è quella di costruire una sempre maggiore relazione con i cittadini intensificando la presenza nei quartieri. Verranno create delle Unità Mobili di Quartiere costituite da quattro agenti, due adibiti ai servizi amministrativi (denunce, segnalazioni e così via), due al monitoraggio del territorio, a piedi o in bicicletta. Le priorità sul territorio riguarderanno, come oggi, il contrasto allo spaccio, con la creazione delle unità cinofile antidroga e una presenza continuativa nelle aree delle stazioni e delle vie limitrofe (Bonomelli, Quarenghi, Paglia); le truffe, con una più capillare presenza nei Centri Terza Età, volta a dare informazioni puntuali in funzione preventiva; i furti, con l’integrazione virtuosa tra Unità di Quartiere e Gruppi di vicinato.
Il fronte tecnologico. Già avviato il percorso per la realizzazione dei varchi elettronici di telecontrollo (sistema Thor) lungo le dieci vie d’accesso alla città, in modo da poter monitorare con certezza auto rubate o segnalate alle Forze dell’Ordine. Si vogliono anche introdurre droni per un miglior controllo del territorio e dei parchi, un sistema che ha dato dei risultati – anche in tema di percezione di sicurezza – in diverse altre città in Italia.
Cosa dice. «Bergamo, per me, è molto più di una città – scrive sul suo sito in vista in vista delle elezioni – e ho ancora la voglia e il desiderio di impegnarmi per tutte le persone che la vivono e la amano tanto quanto me. Sono pronto alle sfide che ci attendono e credo fortemente che Bergamo sia ancora in grado di scegliere la tolleranza, l’accoglienza, l’apertura, il futuro. Ho imparato che l’ascolto e il confronto sono fondamentali, che essere un amministratore è un grande onore e che senza solide radici non si percepisce ciò che si muove attorno a noi».