In programma mercoledì 11 maggio «Aglianico atto primo: la Campania»: il terzo appuntamento con le degustazioni presso la storica sede del Seminario Permanente Luigi Veronelli a Bergamo.
Se il nebbiolo è il più nobile vitigno a bacca rossa del nord Italia e il sangiovese è la più prestigiosa varietà del centro, la palma di migliore cultivar del sud va sicuramente all’aglianico, protagonista del terzo appuntamento con il ciclo di degustazioni organizzate dal Seminario Permanente Luigi Veronelli nella storica sede in viale delle Mura 1 a Bergamo.
«Aglianico atto primo: la Campania», questo il titolo dell’incontro in programma per mercoledì 11 maggio alle ore 21.00 che condurrà i partecipanti alla scoperta di questo nobile vitigno, con una degustazione pensata per scoprire le diverse personalità dei vini da uve aglianico prodotti nei principali terroir della regione Campania.
«L’aglianico è diffuso pressoché lungo la fascia che attraversa l’Italia correndo lungo il 41° parallelo. Un’area che interessa un esteso sistema vulcanico: da ovest verso est, da Roccamonfina al Vulture, fino a spegnersi nei calcari dell’altopiano delle Murge. Nel “primo atto” del nostro approfondimento dedicato all’aglianico ci concentreremo sulle denominazioni campane, presentando alcuni dei distretti che hanno guidato la recente rinascita della vitivinicoltura del Mezzogiorno» – ha anticipato Andrea Bonini, direttore del Seminario, che condurrà la degustazione con Andrea Alpi, responsabile della didattica e della formazione.
Sui terreni vulcanici, ricchi di oligoelementi e minerali, infatti, l’aglianico dà il meglio di sé, esprimendo ricchezza e potenza unite ad eleganza e finezza, caratteri che lo rendono vitigno ideale per la produzione di grandi vini meridionali ma tutt’altro che mediterranei. «Tutte le più importanti aree di produzione – ha precisato Andrea Alpi – si collocano infatti nell’entroterra, a cavallo tra alta collina e prima montagna. Zone caratterizzate da climi freschi, continentali, in cui il vitigno arriva lentamente a maturazione sintetizzando, così, quelle componenti aromatiche determinanti nella formulazione dei giudizi qualitativi».
Questi i vini selezionati dal Seminario Veronelli per la serata:
Taburno Aglianico Riserva Iovi Tonant 2011
Masseria Frattasi (Montesarchio, Benevento)
Aglianico del Taburno Riserva Terra di Rivolta 2012
Fattoria La Rivolta (Torrecuso, Benevento)
Taurasi Tenute di Altavilla 2010
Villa Matilde (Cellole, Caserta)
Irpinia Aglianico Vigna Quattro Confini 2013
Benito Ferrara (Tufo, Avellino)
Taurasi Naturalis Historia 2008
Mastroberardino (Atripalda, Avellino)
Irpinia Aglianico Terra d’Eclano 2013
Quintodecimo (Mirabella Eclano, Avellino)
Maroccia Paestum Rosso 2011
San Giovanni (Castellabate, Salerno)
Omaggio a Gillo Dorfles Paestum Aglianico 2012
San Salvatore 1988 (Giungano, Salerno)
Le serate SV Tasting Lab sono riservate agli Associati e hanno un costo di 30 € (ticket acquistabile tramite Eventbrite)
Chi desiderasse partecipare non essendo Associato al Seminario Veronelli può diventarlo, sottoscrivendo l’iscrizione annuale la sera stessa dell’evento (costo di 52 €).
Per informazioni: www.seminarioveronelli.com