A 30 anni dalla sua costituzione, il Seminario Veronelli elegge un nuovo consiglio direttivo.
Presidente: Angela Maculan.
“Il vino non è certo più necessario alla vita che la musica e la poesia. Ma che sarebbe la vita senza la musica, senza la poesia, senza il vino?”. Così scriveva Luigi Veronelli, critico, giornalista e intellettuale che per mezzo secolo ha accompagnato la crescita qualitativa dei vini, dei giacimenti gastronomici e della cucina d’Italia. Un’opera infaticabile a favore della cultura materiale che ancora oggi ispira il Seminario Permanente Luigi Veronelli, associazione senza fini di lucro di cui è stato a lungo Presidente Onorario.
A costituire l’Associazione, il 7 aprile 1986, con Veronelli furono alcuni tra i più importanti vignaioli italiani: Piero Antinori, Giacomo Bologna, Marco Felluga, Ambrogio Folonari, Angelo Gaja, Vittorio Vallarino Gancia, Giannola Nonino, Mario Schiopetto e Maurizio Zanella. Il 7 aprile 2016, a trent’anni esatti di distanza, il Seminario Veronelli ha rinnovato i propri vertici con la volontà d’inaugurare un nuovo corso nella diffusione della cultura del vino e degli alimenti.
A presiedere l’Associazione è stata eletta Angela Maculan, figlia di Fausto – promotore attivo del rinascimento del vino italiano – e rappresentante di un’azienda che ha saputo imporsi scrivendo un nuovo capitolo della secolare storia dei vini di Breganze (Vicenza). Definita affettuosamente dal padre “miglior prodotto” dell’annata 1977, Angela racconta d’essere “nata in cantina”, d’aver approfondito la sua passione per la vitivinicoltura attraverso la laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie all’Università di Padova e d’aver appreso sul campo ad occuparsi dell’export dell’azienda familiare: grazie a numerosi viaggi all’estero, infatti, da vent’anni comunica al mondo l’eccellenza della cultura gastronomia italiana. Esperienze entusiasmanti e impegnative che l’hanno resa una professionista concreta, determinata, desiderosa di veder crescere la propria azienda e l’intero comparto vitivinicolo.
«Essere stata eletta presidente del Seminario Veronelli mi riempie di gioia. È un grande passo: una responsabilità professionale e umana. A casa mia si è sempre parlato di Luigi “Gino” Veronelli, grande amico di mio padre, non ci siamo mai persi una sua pubblicazione e, anno dopo anno, le sue guide sono riposte con cura nella nostra libreria. Tutte disponibili alla vista, alla consultazione, al desiderio di riscoprire gli insegnamenti di un maestro. Nonostante un legame familiare così stretto, o forse proprio per questo, vorrei che l’Associazione sviluppasse una sua identità sempre più forte e riconoscibile, basata sui valori del Fondatore ma immersa nell’attualità con lo sguardo rivolto al futuro. Vorrei che il Seminario Veronelli si rafforzasse come punto di riferimento per gli operatori, per chi, come me, con il vino è cresciuto e per chi lo ha scoperto più tardi, divenendone appassionato. Insomma, la mia parola d’ordine è condivisione: sentire il calore dei soci, far sì che essi si sentano parte di un’associazione storica che promuove progetti innovativi e coraggiosi. E molti, ne sono certa, li penseremo e realizzeremo insieme. Perché questa è l’anima che dovrà avere il Seminario Veronelli: un’anima aperta, uno spirito libero, un interlocutore intelligente per ogni cultore dei vini e dei cibi» – ha dichiarato Angela Maculan, neo – presidente del Seminario Permanente Luigi Veronelli.
A lei, dunque, il compito di guidare il nuovo consiglio direttivo, eletto nel giorno esatto del trentennale, una compagine composta da sostenitori convinti dei valori veronelliani, volti e cuori profondamente legati al Seminario Permanente Luigi Veronelli. I nuovi Consiglieri sono: Paolo Pizziol, direttore dell’azienda Villa (Monticelli Brusati, Brescia), Alessio Fornasetti, titolare di Torre San Quirico (Azzate, Varese), Fabio Contini, al secondo mandato da consigliere e patron, con la moglie Annalysa, dell’azienda Rossi Contini (Ovada, Alessandria) e Giuseppe Piazza, co-fondatore di Nordest Innovazione (Vicenza), società di consulenza aziendale per l’organizzazione e la gestione delle imprese con competenze specifiche nel mondo vitivinicolo.
È proprio Giuseppe Piazza, co-fondatore di Nordest Innovazione, a rilevare: «In Italia sono sempre più numerose le aziende agricole e alimentari che attraversano una fase di forte dinamismo, che puntano all’eccellenza e decidono d’innovare sia investendo in processi produttivi più sostenibili, sia in termini di strategie commerciali. Di fatto, si tratta di un modo nuovo e più ampio d’intendere quel concetto di qualità di cui il Seminario Permanente Luigi Veronelli è da sempre promotore. Una squadra di cui faccio parte con orgoglio e con la quale, sono certo, sarà emozionante lavorare a supporto degli Associati».
Il comparto gastronomico italiano, infatti, è riconosciuto e apprezzato nel mondo grazie alla passione degli uomini e delle donne che si prendono cura della terra, esaltandola con produzioni d’eccellenza. Paolo Pizziol, direttore dell’azienda Villa Franciacorta, ha fatto dell’attenzione a ogni dettaglio del processo produttivo un punto fermo della visione aziendale: «È la nostra filosofia di vita – ha commentato Pizziol – non potremmo fare altrimenti. Produrre un ottimo Franciacorta significa per noi, in primo luogo, fare viticoltura di alta qualità: lavorare la terra è anche affidare alla terra le nostre ambizioni e i nostri desideri, e questo è ciò che dà forza ai nostri vini. Vinificare solo uve da vigneti di proprietà, produrre esclusivamente Franciacorta Millesimati, gestire ogni passaggio, dalla terra alla bottiglia, con la massima attenzione all’ambiente, restaurare l’antico borgo che ospita la nostra sede: sono scelte chiare di cui mio suocero Alessandro Bianchi, mia moglie Roberta ed io siamo orgogliosi. La nostra storica vicinanza a Luigi Veronelli e al suo Seminario Permanente nasce dalla condivisione di questo spirito».
La viticoltura come possibilità d‘esplorare i legami stretti che uniscono il prendersi cura della terra, la costruzione di relazioni virtuose e l’approfondimento della cultura materiale ha spinto l’imprenditore Alessio Fornasetti a fondare l’azienda Torre San Quirico. Eletto consigliere, Fornasetti ha commentato: «Quando ho iniziato mi sono posto l’obiettivo dell’eccellenza, così ho cambiato la mia vita mettendola al servizio della terra, proprio come fece, cinquant’anni prima, Luigi Veronelli. Intraprendere questa nuova avventura ha significato per me acquisire nuove competenze tecniche ma anche interrogarmi sul mio rapporto con la terra, sul messaggio che volevo affidare al mio vino. Gli scritti di Luigi Veronelli e il confronto con l’Associazione mi hanno regalato importanti spunti di riflessione che, attraverso il mio impegno nel Direttivo, voglio approfondire, sostenere e diffondere».
Confermato, infine, nel ruolo di consigliere Fabio Contini, Associato di lungo corso ed “antico amico” di Luigi Veronelli. Nei primi anni Novanta la sua passione di “assaggiatore curioso” lo ha portato a fondare con la moglie Annalysa l’azienda Rossi Contini di Ovada: «Spesso ho avuto il piacere di condividere con Veronelli il racconto di un nuovo vino, la scoperta d’un ristorante o d’un artigiano del gusto. Per lavoro ho viaggiato in tutto il mondo, frequentando i migliori ristoranti, visitando i più grandi terroir e degustando vini capaci di emozionare. Finché io e mia moglie siamo stati rapiti dalle terre bianche dell’Alto Monferrato e dal vitigno dolcetto, tanto da spingerci a diventare ovadesi d’adozione. Nei Dolcetto Rossi Contini, vinificati vigna per vigna, si concentra il nostro modo d’intendere il vino, elemento di quella “civiltà della tavola” che ha sicuri punti di riferimento nell’opera di Luigi Veronelli e nella Associazione da lui fondata”.
Alle esperienze e alle competenze del Consiglio Direttivo si aggiungono quelle di un’équipe efficace e affiatata, coordinata da Andrea Bonini, confermato Direttore del Seminario Veronelli. Entrato nel mondo del vino come operaio agricolo e di cantina, Bonini ha avuto il privilegio di affiancare Luigi Veronelli in qualità di assistente e, dopo la morte del maestro, di collaborare con Gigi Brozzoni. Nel 2008 è divenuto responsabile produzione di Cremisan Wine Estate 1885 (Beit Jala, Palestina) e referente in loco di un progetto di cooperazione internazionale. Rientrato in Italia nel 2012, ha ripreso a collaborare con l’Associazione diventandone, nel gennaio 2014, direttore. «A trent’anni dalla costituzione del Seminario Veronelli l’elezione di un nuovo Consiglio Direttivo fortemente motivato è un segno di vitalità che conferma la nostra convinzione: l’approccio di Luigi Veronelli all’agricoltura e alla gastronomia è oggi quanto mai attuale e il potenziale delle sue idee è ancora in larga parte inespresso. Costruire il futuro dell’Associazione è il modo migliore per far tesoro di una storia trentennale e per valorizzare l’opera di coloro che hanno contribuito a realizzarla: Luigi Veronelli, Francesco Arrigoni e Gigi Brozzoni in primis, ma soprattutto gli Associati che da sempre sostengono le nostre attività. Presidente e Consiglio Direttivo possono contare sulla piena collaborazione non solo mia ma di tutti coloro che quotidianamente e con grande competenza operano a favore del Seminario Veronelli: Andrea Alpi, Emanuela Capitanio, Rossana Caprile e Marco Magnoli. Alla Presidente Maculan e ai Consiglieri vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro!».