In questi giorni alcuni apicoltori della media pianura bergamasca hanno segnalato al Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’Asl un insolito spopolamento dei loro alveari, fenomeno che si è manifestato in concomitanza con la semina del mais. I sopralluoghi effettuati da un veterinario esperto del settore apistico hanno permesso di confermare in questi alveari una notevole riduzione del numero delle api bottinatrici, quelle che di fiore in fiore raccolgono nettare e polline. Per evitare la comparsa di alcune malattie del mais sono stati studiati e messi in commercio degli insetticidi potentissimi: è sufficiente che le api in volo vengano a contatto con alcune molecole di questi insetticidi per perdere l’orientamento. Difficilmente vengono rinvenute api morte sul fondo degli alveari o sul predellino di volo perché gli insetti, non riuscendo a far ritorno ai loro alveari, muoiono nei prati e nei campi. Notare che da quest’anno è stato autorizzato per la concia del mais un nuovo insetticida che, in base ai dati forniti dalla ditta produttrice, non dovrebbe però presentare alcuna tossicità. Ma la cosa è da verificare. Per poter svolgere indagini approfondite e capire la causa degli spopolamenti, l’Asl chiede agli apicoltori che notano anomalie di fare una segnalazione al Servizio Veterinario.