Il copione della Scuola della Magistratura a Bergamo si è arricchito di un nuovo atto, che è stato messo in scena – con l’immaginabile grancassa dei soliti noti – alla vigilia del conclamato evento di Pontida. Tutto con cronometrico (prevedibilissimo) svolgimento. Questa intelligente iniziativa, ideata dall’allora ministro della Giustizia, Castelli, trovò sul territorio pronta risposta da parte del sindaco di Bergamo, Roberto Bruni e del presidente della Provincia, Valerio Bettoni. Si era nel 2006 e subito si mise in moto la macchina per trovare gli spazi adeguati e risolvere i problemi burocratici. La scelta cadde su Palazzo Lupi, prestigioso edificio storico già sede della Divisione Legnano. In attesa dei necessari interventi di adeguamento, ci si orientò su una sede provvisoria all’interno del Collegio S. Alessandro di Bergamo. Dopo un laboriosissimo iter con i vari soggetti interessati in quel di Roma, nel 2008 la Scuola era pronta a partire. C’erano tutti i protocolli burocratici firmati. Da allora, alla Provincia e al Comune di Bergamo tocca pagare l’affitto di 20 mila euro al mese, così come voluto in quel di Roma per questa importantissima iniziativa. Adesso, speriamo che non si debba attendere ancora per anni che si rialzi il sipario su un prossimo non gradito prolungamento di quella che sta diventando una costosa commedia. A proposito, ma i parlamentari bergamaschi fanno solo gli spettatori che applaudono alla recita? E non doveva essere più facile risolvere anche questo problema al deputato- presidente padano?