“L’enogastronomia del territorio è una carta vincente dell’offerta turistica trentina”. Lo ha dimostrato anche il pranzo approntato dal Sartori’s Hotel di Lavis (Tn), in occasione del suo ingresso ufficiale nell’associazione Ristoranti Regionali – Cucina DOC (www.ristorantiregionali.it , associazione no profit , con sede a Vercurago, tra Bergamo e Lecco, che dal 1974 sostiene il valore culturale della cucina regionale italiana).
Danilo Moresco, affermato imprenditore trentino, vicepresidente dell’associazione che annovera affiliati in nove regioni, ha consegnato la targa del gruppo a Sandro Sartori, esprimendo la sua soddisfazione per il nuovo, prestigioso associato.
Principale sponsor dell’evento è stato Trentingrana che ha aperto il convivio con un’interessante degustazione di tre diverse stagionature : 18, 24 e 44 mesi. Il formaggio è prodotto con latte proveniente esclusivamente da allevamenti situati in Trentino e nella lavorazione non sono utilizzati additivi o conservanti. La produzione di Trentingrana segue la logica “solo latte-fieno”: è derivato cioè da latte di bovine che sono state alimentate esclusivamente con foraggio e con mangimi “No ogm”, secondo il rigido disciplinare che vieta non solo l’utilizzo, ma anche la detenzione di qualsiasi insilato. Le qualità organolettiche che lo contraddistinguono sono la speciale fragranza, l’aroma, il gusto equilibrato, che non si alterano nemmeno con una prolungata maturazione www.formaggideltrentino.it .
Ha accompagnato la degustazione il Mach Brut Riserva del Fondatore dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige che, attraverso la Fondazione, persegue obbiettivi di istruzione e ricerca scientifica in campo agrario. La cucina, guidata dallo chef Francesco Nitti con Danilo Mercatili e Isabella Manno, ha saputo interpretare la filosofia aziendale di Sandro Sartori che offre alla sua clientela i migliori prodotti agroalimentari del Trentino e vuole che siano valorizzati e non sopraffatti dagli ingredienti delle ricette. Stefano Goller presidente dei cuochi trentini, presente tra gli ospiti, ha dichiarato la sua piena approvazione.
La trilogia di lago (terrina di pesce persico, trota salmonata marinata su insalata di crescione, lavarello in carpione) abbinata a Nosiola Trentino Doc Maso Poli, ha iniziato il pranzo proseguito con il Carpaccio di manzetta marinato alle erbe di montagna e il “ tortel di patate” sposato al Monastero Riesling Fondazione Mach, servito anche con il risotto Carnaroli lavorato con finferli, Trentingrana e ragout di anatroccolo. La coscetta di coniglio, farcita con crauti in mantello di speck, le patate grestane, le bietoline all’extravergine d’oliva del Garda, è stato il piatto forte del menù abbinato ad un superbo Pinot Nero Trentino Superiore Maso Poli 2012 molto apprezzato da Enzo Merz, gran maestro della Confraternita della vite e del vino, ospite del pranzo insieme ad altri esperti: Giuseppe Casagrande presidente della Confraternita di Bacco con il segretario Renato Filippi, Goffredo Pasolli presidente degli enotecnici trentini e Luigi Togn titolare dell’Azienda agricola Maso Poli ( 15 ettari, produce 50.000 bottiglie , 80% esportate negli Stati Uniti e in Sud America) che ha sostenuto l’importanza del “ritorno al passato” nella coltivazione della vite con l’applicazione della “lotta integrata” che prevede tra l’altro una drastica diminuzione nell’uso dei fitofarmaci sostituiti con insetti utili. Lo strudel croccante di pere e finocchio con gelato al timo abbinato al Vino Santo Trentino Francesco Poli 2002 ha chiuso in dolcezza il sontuoso menù.