La Pasticceria Sant’Anna, nella omonima piazza, a due passi dal centro di Bergamo, è luogo di incontro e ristoro da anni, probabilmente da secoli (il palazzo è del Settecento). Da circa tre anni, con la nuova gestione dei fratelli Darwin e Alioscha Foglieni (sì, gli stessi che molti buongustai conoscono protagonisti, uno in cucina e l’altro in sala, al vicino ristorante “Giopì e Margì”, in via Borgo Palazzo), è arrivata un’aria nuova. Rinnovate e abbellite le due sale e il bancone del bar, ammodernato il vasto laboratorio di pasticceria, in questi giorni che precedono la Pasqua entrare qui ci si trova immersi in una fantasmagoria di colori: sono le tante confezioni di colombe e uova artigianali, che la fantasia e il buon gusto hanno fuso in una scenografia che piace e attira.
La Pasticceria Sant’Anna è diretta da Isabella Plebani, moglie dello chef Darwin Foglieni, pasticciera e cuoca lei stessa, che si avvale di quattro collaboratrici, svelte e precise, cordiali e sempre su di morale. Una pasticceria tutta “rosa”. L’unico maschio è il pasticcere, Marco Idà, 24 anni, giovane ma bravo. «Non uso preparazioni industriali e nemmeno conservanti», assicura.
Le sue colombe sono andate a ruba così come le uova di cioccolato. «Quelle che sono piaciute di più – afferma Isabella – sono decisamente quelle all’albicocca, poi quelle con le gocce di cioccolato e via via le altre, ai frutti di bosco, al Gianduia o la classica. Siamo soddisfatti del lavoro fatto».
Pasticceria Sant’Anna apre alle 7 e resta aperta sino alle 20, chiusa il lunedì. Si incomincia con le colazioni, si continua con gli aperitivi (con piacevoli stuzzichini) e si arriva all’offerta del pasto di metà giornata, con un menù corto ma che varia tutti i giorni e dal costo interessante. Nessun sovrapprezzo per il servizio al tavolo. Ricca ovviamente la proposta di piccola pasticceria e di torte, mentre vanno forte anche le centrifughe di frutta e verdura. Altro punto a favore della nuova gestione è la programmazione di eventi di vario genere: dalle mostre d’arte alle lezioni di cucina, dalle serate di degustazione al corso di disegno o di profumeria.