In un momento di crisi economica per le famiglie italiane, la sicurezza e la tutela del consumatore è una delle mission della Guardia di Finanza per il suo ruolo di polizia economico-finanziaria.
In tale ambito, nel primo weekend dei saldi invernali iniziati lo scorso 5 gennaio, le Fiamme Gialle del capoluogo e di tutta la provincia hanno effettuato un attento monitoraggio dei prezzi praticati dagli esercizi commerciali, scovando alcuni “furbetti del saldo” che se ne infischiano della cosiddetta “legge sul commercio”.
Tale norma dispone che le vendite promozionali devono offrire condizioni favorevoli, reali ed effettive, di vendita dei prodotti.
L’attività di controllo della Guardia di Finanza è di imprescindibile importanza, se si pensa come la pratica degli sconti fittizi vìoli le regole di funzionamento del mercato e danneggi non solo i consumatori ingannati, ma anche l’immagine di tanti commercianti onesti rispettosi delle regole.
In tale contesto i finanzieri hanno accertato, circa nel 10% dei casi, varie irregolarità relative a saldi ingannevoli nei confronti dei clienti.
In particolare, durante la settimana che ha preceduto l’inizio dei saldi, i finanzieri hanno fotografato su tutto il territorio provinciale le vetrine di oltre 100 esercizi commerciali allo scopo di effettuare successivi confronti con i prezzi praticati sugli stessi prodotti posti in saldo a partire dal 5 gennaio.
L’attività di controllo ha portato all’accertamento di varie violazioni per la mancata presenza sul cartellino di vendita di tutti gli elementi obbligatori (prezzo iniziale, percentuale di sconto e prezzo finale).
Ai 13 commercianti trasgressori è stata contestata una sanzione amministrativa che va da 516 a 3.098 euro.
Addirittura, in 6 esercizi commerciali è stato anche riscontrato che i prezzi dei prodotti in offerta erano stati aumentati rispetto a quelli in precedenza proposti, in modo tale da rendere irreale la percentuale di sconto applicata al consumatore finale.