È da pochi giorni disponibile il Brut 2012 di Ronco Calino, Franciacorta che racconta la personalità irripetibile della singola vendemmia. Le uve da cui è nato hanno vissuto un’annata dominata da bruschi cambiamenti climatici. Dopo la primavera fresca e piovosa, un’estate insolitamente calda ha permesso di recuperare il ritardo vegetativo, raccogliendo a metà agosto grappoli in ottima salute, ma con rese inferiori alle previsioni.
La storia dell’annata si legge chiaramente all’assaggio di questa cuvée di Chardonnay (60%) e Pinot Nero (40%) da solo mosto fiore, che ha riposato sui lieviti per almeno 60 mesi. Le note predominanti sono infatti riconducibili alla frutta leggermente immatura, condite da fini sensazioni “verdi”: è un Franciacorta che evoca freschezza, brio, aiutato dal dosaggio parco (1,5 grammi per litro di sciroppo di dosaggio).
La sua matrice fresca e stuzzicante lo rende adatto ad abbinamenti impegnativi, dai salumi di bella grassezza, come la mortadella, al salmone selvaggio, fino ai piatti di pesce d’acqua dolce: l’insalata di luccio o i filettini di pesce persico dorati.
Prodotto in 3.650 bottiglie e 205 magnum, il Franciacorta Brut 2012 di Ronco Calino è disponibile in enoteca a 30 euro circa; lo riconoscete sullo scaffale dalla capsula decorata col pentagramma, un omaggio al pianista Benedetti Michelangeli, ispiratore della nascita della cantina, oggi di proprietà dell’imprenditore bergamasco Paolo Radici..