Nel 2003 il Ministero dell’Ambiente e l’Unione delle province italiane individuarono ben 900 comuni a rischio idrogeologico in Lombardia. Sul territorio bergamasco il 75% dei comuni è esposto a tale rischio per un totale di 183 comuni, di cui 76 a rischio franoso. Il 16 una frana di duemila metri cubi di roccia si è staccata in Val Seriana, lungo la strada che collega Castione della Presolana con il Monte Pora e il Colle Vareno. «Nessun ferito fortunatamente – commenta Gabriele Sola – ma un’avvisaglia che sarebbe meglio non ignorare. I territori a rischio idrogeologico, infatti, hanno bisogno di costante monitoraggio perchè basta qualche pioggia in più per provocare smottamenti e, nei casi peggiori, frane. Oltre a numerosi piccoli comuni montani, sono considerati a rischio anche tutti i capoluoghi di provincia lombardi (fonte: Min. Ambiente e e UPI, 2003)».
«In Lombardia – prosegue Sola – è attivo GeoIFFI, l’inventario dei fenomeni franosi, ma non basta. Occorre programmare in maniera strutturata un monitoraggio costante ed interventi a breve, medio e lungo termine per garantire la sicurezza dei cittadini. Non aspettiamo la tragedia, agiamo subito: per questo ho presentato un’interrogazione al Presidente Roberto Formigoni ed all’assessore alla protezione civile Romano La Russa, chiedendo conto delle azioni di monitoraggio e degli interventi previsti in futuro».