Con 12 righe di comunicato stampa datato 20 gennaio 2013, l’Agenzia delle Entrate chiarisce alcuni aspetti riguardanti il Redditometro.
Il comunicato ufficializza le seguenti notizie di stampa:
– franchigia pari a Euro 12.000 di scostamento annuo tra reddito dichiarato e reddito accertabile;
– niente controlli per pensionati, titolari della sola pensione (si presume quindi senza beni mobili / immobili intestati);
– 35 mila saranno i controlli da redditometro che l’Agenzia delle Entrate dovrà effettuare ogni anno scegliendo tra i casi di scostamento più eclatante.
Come recita lo stesso comunicato stampa il redditometro “… è uno strumento che verrà utilizzato per individuare i finti poveri e, quindi, l’evasione ‘spudorata’, ossia quella ritenuta maggiormente deplorevole dal comune sentire. Si tratta dei casi in cui alcuni contribuenti, pur evidenziando una elevata capacità di spesa, dichiarano redditi esigui, usufruendo cosi’ di agevolazioni dello Stato sociale negate ad altri che magari hanno un tenore di vita più modesto…”.
La scorsa settimana, infatti, in difesa del nuovo redditometro, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate e il suo Vice, hanno ribadito come l’obiettivo reale del nuovo strumento sia quello di potenziare la lotta al sommerso, ma focalizzando l’attenzione a situazioni dove la differenza tra capacità di spesa e reddito dichiarato dai contribuenti sarà più elevata.
Il campione di contribuenti che verrà sottoposto al nuovo redditometro coinvolgerà circa 35 mila cittadini scelti appunto perchè considerati “evasori spudorati” o “finti poveri”.