Di Cesare Zapperi
E’ un primato di cui si sarebbe fatto volentieri a meno perché ci richiama ad una realtà di una provincia più violenta (e meno sicura) di quanto siamo abituati a pensare. Quattro omicidi scoperti in meno di tre mesi. Tutto si sa e tutti parlano del caso più drammatico, quello di Yara Gambirasio. Ma dalle cronache dei giornali rimbalzano altri tre delitti non meno inquietanti. Gli ultimi due risalgono solo ad una settimana fa. In entrambi i casi (Santo Barcella trovato cadavere in un sacco della spazzatura nei boschi sopra Gandino, Mario Gaspani finito con dieci coltellate nel suo garage di Boltiere e poi scaricato nei campi di Osio Sopra) si tratterebbe di vendette maturate nel mondo degli affari più o meno leciti. Del tutto diverso, invece, l’omicidio di Eddy Castillo, il giovane di origine dominicana rimasto vittima di un brutale pestaggio in un parcheggio di via Bedeschi a Chignolo d’Isola, proprio a poche centinaia di metri da dove è stato trovato il corpo ormai in avanzato stato di decomposizione della ragazzina di Brembate Sopra.
Le situazioni, come si vede, sono molto diverse. Ma al di là del ristretto arco di tempo in cui sono emerse, già di per sé capace di ingenerare una certa inquietudine, fanno riflettere per una serie di ragioni.
Anzitutto, la violenza che le contraddistingue. Forse solo nel caso di Yara c’è ancora un margine di dubbio sulla reale volontà di uccidere. Negli altri la morte è stata provocata con un di più di ferocia. Un taglio alla gola, dieci coltellate, un pestaggio con tanto di testa battuta contro una cabina dell’Enel. Più che violenza, ferocia. Più che omicidi, vendette o lezioni utili magari anche per qualcun altro.
E poi, altro elemento su cui riflettere, quattro delitti e nessun testimone. Singolare, no? Possibile che non ci sia mai stato un occhio o un orecchio indiscreto? Anche a Bergamo sta prendendo piede la regola del “non vedo, non sento, non parlo”? O magari c’è dell’altro?
E qui veniamo all’ultimo punto, il più delicato. L’assenza di testimoni non ha per caso a che fare con un calo di fiducia nella magistratura, nelle forze dell’ordine, nella Giustizia? Troppi delitti impuniti, e questi quattro presentano un elevato rischio di insolvenza, forse hanno sedimentato un senso di insicurezza. C’è la paura ad esporsi, sia per i riflessi mediatici che spesso accompagnano queste vicende sia per la farraginosità delle procedure giudiziarie che espongono anche chi dovrebbe piuttosto essere tenuto al riparo.
E’ un clima pericoloso, che rischia di aggravarsi se dagli inquirenti non arriverà presto uno scatto di reni. Assicurare alle patrie galere gli assassini di Eddy Castillo, Yara Gambirasio, Santo Barcella e Mario Gaspani non è semplicemente un atto di Giustizia. E’ soprattutto un modo per restituire fiducia, per ridare coraggio, per ricordare a tutti che sulla violenza non si costruisce nulla.