«Chi cammina per Bergamo non può fare a meno di vedere evidenti segnali di incuria sia per lo spazzamento dei marciapiedi che per la manutenzione del verde pubblico. Discorso a parte che meriterebbe di essere affrontato è quello della mancata cancellazione delle scritte su edifici pubblici», segnala in una lettera Federconsumatori Bergamo. «A volte la poca educazione civica di cittadini che non hanno a cura il “bene comune” concorre al degrado. Nei casi che evidenziamo la responsabilità dell’incuria è di chi è pagato per svolgere determinati lavori e non lo fa con la dovuta diligenza. A parere di Federconsumatori anche gli amministratori pubblici sono corresponsabili se non intervengono ad esigere il rispetto dei contratti stipulati o alla revisione dei medesimi quando non danno i risultati previsti».