Si chiudono con grande soddisfazione per i risultati di pubblico e critica la Stagione di Prosa e quella di Altri Percorsi 2015-2016 del Teatro Donizetti di Bergamo: 52.915 spettatori (49.882 al Donizetti e 3.033 al Sociale; la scorsa stagione ci si era fermati a 49.955) – un record rispetto alle precedenti stagioni – che costituiscono il più grande patrimonio per il Teatro bergamasco e che hanno seguito con passione e attenzione gli spettacoli e le proposte di approfondimento durante la Stagione.
In dettaglio è interessante notare come si sia raggiunta al Donizetti una percentuale di riempimento della sala pari al 92,4% (+5% rispetto al 2014-2015) e un incremento del 17,7% nella media dei biglietti venduti per ogni titolo. Lo spettacolo più visto è stato Decamerone (6.084 presenze), seguito a pochissima distanza da Calendar Girls, da Amleto a Gerusalemme e da Il visitatore, che hanno fatto registrare numerosi sold out consecutivi.
Risultati ancor più interessanti per Altri Percorsi, considerata la specificità e il progetto culturale che sta alla base della programmazione di questa prestigiosa stagione al Sociale: abbonamenti e carnet sono cresciuti del 16,8%, la percentuale di riempimento ha toccato l’87% (era ferma al 67,7%) e le 3.033 presenze costituiscono il 10,4% in più rispetto alla scorsa Stagione.
“Il grande patrimonio del Donizetti? È il suo pubblico: esigente, attento e competente, mai solo spettatore – spiega l’Assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti – Chiudiamo infatti la Stagione con numeri di grande soddisfazione: i numerosi sold out e una media di riempimento di oltre il 92% sono dati straordinari che fanno del teatro cittadino una solida realtà nel panorama italiano. Sono risultati che si devono ad un cartellone che il direttore artistico Maria Grazia Panigada ha costruito con l’intento di offrire alla città quanto di meglio il teatro italiano sta producendo in questi anni, ospitando i grandi nomi del palcoscenico. Ma a testimoniare il legame del pubblico con il teatro è stata la grande partecipazione alle iniziative di approfondimento e incontro con gli artisti e il percorso di formazione del pubblico più giovane che ha coinvolto circa 3.500 studenti. Il nostro è un teatro che non dimentica mai di essere teatro civico – continua l’Assessore – di avere quindi dei doveri verso la cittadinanza, come ad esempio quello di sollecitare o a volte provocare una riflessione, anche scomoda, sui temi della contemporaneità: le migrazioni, i diritti civili, le aspirazioni intime delle persone spesso frustrate dalle convenienze, gli scontri generazionali, temi sociali o esistenziali. Ma che non si dimentica di fare anche ridere sulle comuni difficoltà del vivere. Chiusa una stagione – prosegue l’Assessore – siamo già al lavoro sulla prossima della quale anticipiamo oggi in un titolo insieme ai protagonisti Lella Costa e Marco Baliani. Anche Altri Percorsi, la Stagione più di ricerca di nuovi linguaggi ospitata al Teatro Sociale, ha visto gli abbonamenti aumentare di oltre il 16% e le presenze del 10,4%. La stagione 2016-2017 ospiterà uno spettacolo della Compagnia Finzi Pasca che oggi sarà presentato da Antonio Vergamini”.
“È stata una stagione di grandi soddisfazioni – afferma il direttore artistico Maria Grazia Panigada – Bergamo è di nuovo al centro del sistema teatrale italiano, ospitando una prima nazionale e spettacoli in anteprima per la Lombardia. Il pubblico ha risposto con entusiasmo non solo partecipando agli spettacoli in calendario, ma anche alle iniziative culturali e formative proposte a fianco della programmazione di Prosa e di Altri Percorsi. Una conferma di ciò è per noi motivo di grande soddisfazione è stata la partecipazione agli incontri pomeridiani con gli artisti, incontri ormai sospesi da qualche anno e che hanno sempre registrato il tutto esaurito: è il segno tangibile dell’interesse del pubblico alla conoscenza del lavoro che sta dietro alla messinscena e al confronto diretto con gli interpreti. È stato un anno di lavoro intenso che è diventato ancora più bello perché condiviso con le persone che collaborano alla Stagione: ciascuno, con il proprio ruolo, ha permesso di realizzare al meglio le proposte in calendario e di creare un clima accogliente che credo gli spettatori abbiano apprezzato”.
“Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti” – sottolinea il direttore del Teatro Massimo Boffelli – un sentito ringraziamento agli abbonati, agli spettatori tutti e ai soggetti pubblici e privati che ci sostengono in modo importante e ci aiutano ormai da alcuni anni a realizzare i nostri spettacoli. Uno straordinario risultato che ci sprona a lavorare in futuro per una programmazione sempre all’altezza delle aspettative”.
Della Stagione di prosa 2016-2017 – che si svolgerà come è ormai noto al Teatro Donizetti – si annuncia, in anteprima, uno dei progetti più interessanti e nuovi: Human (10-15 gennaio 2017) scritto e interpretato da Lella Costa e Marco Baliani (impegnato anche nella regia), con scene e costumi dello stilista Antonio Marras e musiche del celebre trombettista jazz Paolo Fresu. Si tratta di un progetto ispirato all’Eneide di Virgilio e al mito di Ero e Leandro, amanti che vivevano sulle sponde opposte dell’Ellesponto (lo stretto dei Dardanelli), che ci riporta alle origini della nostra cultura e si incrocia con le vicende più attuali legate al tema delle migrazioni e alla volontà di raccontarne l’“odissea ribaltata”: al centro si pone lo spaesamento comune, quell’andare incerto di tutti quanti gli human beings in questo tempo fuori squadra. Human debutterà al Ravenna Festival l’8 Luglio 2016, ma il diario di viaggio dello spettacolo si può già seguire online sul sito www.progettohuman.it.
Nella Stagione di Altri Percorsi 2016-2017 al Teatro Sociale arriverà invece la magia e il mondo surreale di Bianco su Bianco di Daniele Finzi Pasca (22 e 23 dicembre 2016), spettacolo teatrale e clownesco interpretato da due attori con una grande esperienza circense, per una storia di straordinaria delicatezza e al contempo bravura e precisione tecnica, in cui anche le più semplici emozioni riserveranno sorprese inattese. Uno spettacolo dove l’estetica della Compagnia Finzi Pasca, che ha rapito il pubblico di Bergamo con La verità lo scorso dicembre, si misura con la vertigine della semplicità.