I comuni virtuosi italiani che quest’anno si meritano l’appellativo di “Riciclone” sono 1123 e rappresentano 6.820.799 di cittadini. Se a questi aggiungessimo i 3.075.486 degli altri 365 comuni che hanno rispettato l’obiettivo di legge del 60% di raccolta differenziata, arriveremmo a contare quasi 10 milioni di cittadini, col cui contributo, si recuperano materiali da destinare alla produzione di nuovi beni e si abbattono emissioni di gas climalteranti.
L’asticella si è alzata al 65% di raccolta differenziata finalizzata al recupero dei rifiuti raccolti nel corso del 2011: questo, il limite da superare nella XIX edizione del concorso di Legambiente per accedere alle graduatorie dei comuni ricicloni d’Italia. Si tratta dell’obiettivo che la legge italiana (art. 205 del Testo Unico Ambientale) ha previsto per l’anno in corso, ma che la Giuria ha deciso di anticipare per rimarcare che Comuni Ricicloni è un premio all’eccellenza.
Se la soglia minima di raccolta differenziata finalizzata al recupero, è la condizione per essere considerato “riciclone” da Legambiente, la classifica viene determinata dall’Indice di Buona Gestione che rappresenta l’insieme di azioni intraprese dal comune per governare i rifiuti prodotti dai cittadini: viene considerata la produzione totale di rifiuti pro capite (e quindi le azioni di riduzione), la separazione di rifiuti pericolosi, i metodi di raccolta e l’efficienza del sistema. In poche parole: la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del servizio.
Il comune bergamasco più riciclone (tra quelli con più di 10.000 abitanti) è Albino che si colloca al 35° posto della classifica relativa all’Area Nord con un indice di buona gestione del 66,30, e il 70,3% di Raccolta differenziata seguito da Alzano Lombardo al 46° posto (Indice del 63,54, Rd 82,2%). Al 51° posto Martinengo (indice 62,67, RD 77,4%).
Per quel che riguarda i comuni con meno di 10.000 abitanti, il comune bergamasco più riciclone è Bonate Sopra in 60° posizione (Indice 74,41, Rd 77,5%) seguito da Torre Boldone al 146° posto (Indice 69,23, RD 81,1%) e da Villa di Serio al 206° posto (Indice 65,78, RD 74,5%).
Detti i numeri quello che ci preme sottolineare è il mancato raggiungimento dell’obbligo di legge del 60% di Raccolta differenziata dei comuni di Bergamo e di Treviglio e la sostanziale assenza di crescita dell’intera provincia all’interno del panorama nazionale.
La Provincia di Bergamo, che è stata una delle prime ad avviare seriamente la raccolta differenziata e il riuso dei rifiuti, sembra oggi essersi persa…