Il Comune di Bergamo vara il Piano della Sosta, un documento che cambia la sosta cittadina con particolare attenzione alle aree più delicate e soggette al traffico veicolare: “È l’area C di Bergamo, – spiega l’Assessore alla mobilità Stefano Zenoni – un tentativo di contrastare l’utilizzo del mezzo privato e rendere più convenienti l’utilizzo del mezzo pubblico e incentivare la sosta nei parcheggi in struttura.”
La Giunta ha approvato un documento di indirizzo, che quindi non produrrà effetti immediati: si tratta di linee guida, che troveranno attuazione nei prossimi mesi attraverso alcune delibere che entrano nei dettagli di ogni questione affrontata nel piano.
Cercare di contrastare l’inquinamento e il congestionamento delle aree centrali, migliorare la mobilità alternativa: sono questi solo alcuni degli elementi che inducono l’Amministrazione a intervenire su un Piano della Sosta che risale a 20 anni fa, attuato solo parzialmente. L’ultimo intervento significativo sulla sosta a Bergamo è datato 1992. Da allora la città è notevolmente mutata: Bergamo Alta è divenuto uno dei luoghi più attrattivi dell’intera Lombardia; si sono modificate le abitudini dei cittadini; è cresciuta notevolmente la richiesta di spazi da vivere senz’auto ed è cresciuto il numero di autoveicoli, con effetti sulla domanda di spazi di sosta.
“Un’azione è necessaria per adeguare il sistema Bergamo alle attuali esigenze – commenta Zenoni – La revisione della sosta è uno dei punti cardine del programma di quest’Amministrazione (punto 231 delle Linee di Mandato). Una revisione di questo sistema, che ha mostrato disfunzioni sempre maggiori negli ultimi 20 anni, anche per via dello scarso monitoraggio dei permessi, diventa una priorità per migliorare la vivibilità di aree delicate.”
Il piano prevede la rimodulazione dei parcheggi a pagamento in città, circa 2.500 stalli degli oltre 32.600 presenti in città: sono previste tre diverse zone tariffarie, denominate zona gialla, arancione e rossa (che coincide con le aree centrali di Bergamo e Città Alta), tutte e tre corrispondenti rispettivamente a fasce di 1€, 1,50€ e 2€ all’ora. In centro città viene introdotto il pagamento della sosta su strisce blu anche nei giorni festivi dalle ore 9 alle 19 (cosa che invece in Città Alta avviene da molti anni).
Novità anche per i residenti: la sosta sui 1.932 stalli a strisce gialle in città diventa a pagamento, con una differenziazione tariffaria simile a quella modulata per le strisce blu. Nella zona gialla si pagheranno 5€ al mese (16 cent al giorno, 60 all’anno), 7,5€ nella zona arancione (25 cent al giorno, 90 all’anno) e 10€ al mese (pari a 33 cent al giorno, 120€ all’anno) nella zona rossa. Il confronto con le città limitrofe è interessante: a Milano i residenti pagano l’ingresso nell’area C cittadina (40 ingressi gratis e poi 2€ a ogni ingresso), a Como le cifre dicono 368€ all’anno per la sosta dei residenti, mentre a Varese i residenti pagano 120€ all’anno per sostare negli stalli blu.
I permessi di transito rimarranno invece gratuiti: il Comune di Bergamo ne allungherà inoltre la validità, che passa a 10 anni, con un conseguente risparmio di circa 95€ di spese di bollo allo Stato per la presentazione delle domande all’Ufficio Permessi. Non solo: la gestione sarà digitalizzata nei prossimi mesi nelle aree protette da telecamere, in modo da migliorare e snellire anche le procedure.
Allo stato attuale i permessi per residenti sono 2,5 volte superiori agli stalli su strada disponibili in Città Alta, quasi 3 volte superiori in Città Bassa: “Con l’attuazione del piano – continua Zenoni – prevediamo una riduzione del numero di permessi “superflui” di sosta in città pari al 15% della quota attuale. In questo modo si ricavano più parcheggi su strada nelle aree di rilevanza urbanistica. L’intenzione del Comune è inoltre quella di incrementare ulteriormente il numero di parcheggi su strisce gialle in città, migliorando così la sosta nelle aree centrali.”
Grazie agli effetti del provvedimento sarà possibile incrementare l’ampiezza dell’area “protetta” in quartieri che allo stato attuale subiscono le dinamiche di traffico e di congestione paragonabili a quelle del centro cittadino: le ipotesi di lavoro prevedono intanto un’estensione verso Malpensata e Carnovali.
Gli introiti dall’attuazione completa del piano (stimati intorno ai 650mila euro) sono destinati ad essere investiti su mobilità sostenibile e trasporto pubblico da parte di ATB: nei prossimi anni sarà implementato ulteriormente il servizio di bike sharing BiGi, saranno realizzati importanti parcheggi cittadini (come il Gasometro e via Baschenis), verrà emesso a giorni il bando per il car sharing urbano, dopo l’estate saranno installate emettitrici di biglietti a bordo degli autobus e si lavora per la realizzazione del “metrobus urbano”.