Circa un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza Italia è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche. Si tratta di un settore trainante per il turismo e l’economia, che rende l’Italia e lo stile italiano dell’accoglienza unici nel resto del mondo. Con l’obiettivo di promuovere questo settore, Italia a Tavola da 10 anni organizza il “Premio Italia a Tavola”, sponsorizzato quest’anno da Grana Padano, Trentodoc, Consorzio Mozzarella di Bufala Dop e Pentole Agnelli.
L’iniziativa ha preso il via lo scorso dicembre con il sondaggio online “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza” (durato 8 settimane), che quest’anno ha polverizzato ogni record precedente registrando la partecipazione di ben 313.300 votanti, confermando ancora una volta come negli ultimi anni sia cresciuto costantemente l’interesse verso il settore. Nessuna classifica di merito ma solo un modo giocoso per sentirsi tutti più vicini e premiare chi nel proprio ambito professionale si è distinto maggiormente agli occhi del pubblico. Sette le categorie del sondaggio: per i “Cuochi” il più votato è stato Rocco Pozzulo, per i “Pizzaioli” Giuseppe Vitiello, per i “Pasticceri” Iginio Massari, per i “Maitre, Sommelier e Manager d’hotel” Luca Vissani, per i “Barman” Marina Milan, per gli “Opinion leader” Patrizio Roversi e infine per la categoria speciale dei “Campioni” (istituita in occasione di questa 10ª edizione per rimettere in gioco tutti i vincitori delle passate edizioni del sondaggio) ha trionfato Ernst Knam.
Come da tradizione, le premiazioni dei vincitori del sondaggio si svolgeranno in primavera nel corso del “Premio Italia a Tavola”, l’evento più atteso dell’anno per l’intero settore. Dopo sette edizioni ospitate dalla città di Firenze, culla di cultura e tradizioni gastronomiche, la novità di quest’anno, che apre prospettive importanti per la promozione del sistema Italia, è la scelta di puntare sull’innovazione tecnologica e la formazione professionale per lo sviluppo di tutto il comparto. Da qui la decisione di spostare l’evento in Lombardia, regione simbolo per modelli imprenditoriali di successo che possono essere applicati anche all’Horeca. L’esempio vincente dell’economia lombarda può servire a tutto il mondo dell’accoglienza per consolidare l’attuale trend positivo del turismo, spesso dovuto più a fattori esterni (la paura del terrorismo in altri Paesi) che non alla solidità di un sistema di incoming e ospitalità. La Lombardia con la sua spiccata connotazione manifatturiera ricopre da sempre un ruolo di leader che negli ultimi anni si è imposto anche nel mondo dell’Horeca. A parte l’Expo, sono i modelli organizzativi delle sue imprese a segnare la strada nella filiera agroalimentare e dei servizi, mentre l’offerta alberghiera e di ristorazione è in assoluto fra le più complesse ed evolute del Paese.
Con queste premesse, era quasi naturale per Italia a Tavola scegliere la città di Bergamo (che negli ultimi mesi ha ospitato iniziative legate a East Lombardy e al G7 dell’Agricoltura e presenta un mix particolarmente interessante di eccellenze delle filiere legate allo stile, all’alimentazione e all’accoglienza) se si considera che la testata è nata ed ha la sua sede da 33 anni proprio a Bergamo. Il “Premio Italia a Tavola” si terrà il 7-8 aprile 2018: una due giorni di convegni, iniziative legate alla cultura e all’arte, nonché eventi enogastronomici. Un centinaio i giornalisti presenti, sia della stampa italiana che estera.
L’evento, non casualmente, è stato presentato ufficialmente il 19 marzo nella sede del primo ristorante didattico d’Italia legato a un istituto alberghiero: “Taste. A School Restaurant Experience”, il ristorante didattico di iSchool.
«In occasione della decima edizione, anche in onore dei 33 anni della nostra testata – ha dichiarato il direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini – abbiamo scelto Bergamo come location del Premio, non solo per dare un contributo al turismo, ma anche perché il territorio di cui parliamo è un territorio con grandi potenzialità, con una filiera agroalimentare forte e una ristorazione che riflette la mentalità aziendale ben radicata nella bergamasca: un esempio è il ristorante Da Vittorio, capace di fare cucina di qualità per grandi numeri».
«Si va oltre l’enogastronomia, ci si rivolge a tutta la filiera, il che dà grande visibilità all’evento ma anche al territorio», ha sottolineato Raffaella Castagnini, capo servizio promozione della Camera di commercio di Bergamo. «Ciò che in sostanza si vuole comunicare è il successo maggiore che si ottiene quando si sceglie di fare rete».
I convegni
Sabato 7 aprile dalle 10.30 alle 13.30, presso la Sala Mosaico (ex Borsa Merci), si terrà un convegno sul tema della formazione, “Più formazione per ristoranti e hotel. Da un nuovo alberghiero alla laurea accoglienza”, moderato dal giornalista e conduttore televisivo Patrizio Roversi, con la partecipazione di esperti nazionali e protagonisti del settore tra cui il presidente Fipe Lino Stoppani e il cuoco Enrico Cerea del Da Vittorio (3 stelle Michelin), con interventi di rappresentanti di scuole italiane di alta formazione.
Domenica 8 aprile dalle 10 alle 13, nella sede di Sant’Agostino dell’Università di Bergamo, il direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini condurrà una tavola rotonda dal titolo “L’innovazione a sostegno dell’accoglienza”. Tra i relatori Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi, Marco Gay, amministratore delegato di Digital Magics, Riccardo Furlanetto, direttore del Research Hub by Electrolux Professional, e Niko Romito, cuoco del Ristorante Reale (3 stelle Michelin), oltre ai rappresentanti di alcune tra le realtà più innovative del settore.
Alle due tavole rotonde su formazione e innovazione si aggiungerà un terzo convegno, nel pomeriggio di sabato, dalle 15 alle 19, nella Sala Mosaico (ex Borsa Merci). Il convegno avrà come titolo “Il cibo del futuro. Economie circolari, trust-economie, globalizzazione: la corretta informazione al servizio dei consumatori”, si terrà in collaborazione con Arga Lombardia-Liguria (Associazione regionale giornalisti agroalimentari) e sarà moderato dal vicedirettore di Italia a Tavola Andrea Radic.
«Durante i convegni – ha spiegato Roberta Garibaldi – tratteremo di formazione e innovazione, non solo in riferimento alla ristorazione. Saranno presenti importanti esponenti ed esperti, anche le startup avranno il loro peso in questi momenti di confronto. Si parlerà di robotica, di intelligenza artificiale e delle maniere per applicare queste innovazioni al mondo dell’accoglienza. È un’occasione importante per Bergamo: le grandi destinazioni enogastronomiche, dopotutto, hanno eventi del genere nel loro territorio».
L’arte
Il ricco programma della due giorni bergamasca comprende una serie di altri appuntamenti, alcuni dei quali saranno dedicati all’arte. Sabato 7 aprile, alle ore 18 presso l’Accademia Carrara, una fra le più importanti e visitate pinacoteche italiane, si terrà l’inaugurazione della rassegna, a cura di Enrico De Pascale e Silvia Tropea Montagnosi, imperniata sul quadro di Evaristo Baschenis “Cucina con rami e fantesca” (1660 circa), che raffigura una cucina con un tavolo su cui sono accatastate delle pentole in rame. Il quadro, proveniente da una collezione privata, sarà il simbolo dell’evento di Italia a Tavola e farà da apripista per scoprire in Carrara altre opere contemporanee dedicate al tema del cibo e dell’enogastronomia in generale, legate all’Anno del cibo italiano.
«Farà parte della mostra anche una serie di pentole di rame del ‘600», ha precisato Silvia Tropea Montagnosi. «Questo per comunicare come dietro al mondo del cibo ne esista uno ancora più grande, dove rientrano anche le pentole. Significa individuare la forza e la vastità della filiera. Le pentole, infatti, non sono in Carrara esclusivamente come oggetti d’arte, ma simboleggiano l’avanzare della tecnologia: le pentole di rame sono ottimi strumenti di cottura, sempre più presenti nelle cucine dei grandi ristoranti».
A seguire premiazioni dei vincitori del concorso fotografico “La Cucina e il cibo simboli di accoglienza”, bandito da Italia a Tavola lo scorso febbraio e rivolto a dilettanti, fotoamatori, studenti e professionisti.
I momenti conviviali
Sabato 7 aprile, alle 14, dopo il convegno sulla formazione, ad attendere gli invitati ci sarà un light lunch presso il Ristorante Ezio Gritti nel centro di Bergamo.
In conclusione della giornata di sabato si terrà una cena di gala al ristorante Da Vittorio-La Cantalupa a Brusaporto (Bg). Per l’occasione si costituirà una “super brigata” composta da barman (Fiorenzo Colombo, Danny Del Monaco e il suo staff, Marvin Dondossola, Marina Milan), cuochi stellati (Silvia Baracchi, Chicco e Bobo Cerea con Paolo Rota, Lorenzo Cogo, Enrico Derflingher e Gianni Tarabini, Riccardo Di Giacinto, Alfio Ghezzi, Filippo La Mantia, Luca Marchini, Rosanna Marziale, Alessandro Negrini e Fabio Pisani, Rocco Pozzulo e Seby Sorbello, Claudio Sadler, Ciccio Sultano, Viviana Varese), pizzaioli (Giovanni Santarpia, Giuseppe Vitiello) e pasticceri (Franco Aliberti, Federico Anzellotti, Vetulio Bondi e Paolo Sacchetti, Ernst Knam, Iginio Massari, Giuseppe Triolo). Alla cena parteciperanno i presidenti delle maggiori associazioni di cuochi e pasticceri: Fic, Euro-Toques, Le Soste, Jre, AMPI, Conpait. Ospiti d’onore tre cuochi di fama internazionale – Umberto Bombana, Annie Féolde e Niko Romito – tutti con 3 stelle Michelin così come i padroni di casa Chicco e Bobo Cerea.
Domenica 8, invece, dopo il convegno sull’innovazione, la due giorni del “Premio Italia a Tavola” si concluderà con un light lunch dalle ore 13.30 presso la Saps Agnelli Cooking Lab di Lallio, a cura della Nic (Nazionale italiana cuochi).
Gli altri eventi in programma
Nel pomeriggio di sabato, nella sede di Saps Agnelli Cooking Lab, a partire dalle 14.30 si terrà l’assemblea annuale dell’associazione Euro-Toques Italia, durante la quale verrà eletto il nuovo presidente.
La manifestazione sarà ulteriormente arricchita da tre importanti momenti celebrativi, in cui verranno consegnati riconoscimenti e premi speciali. Il primo sarà sabato 7 aprile alle 13.30, al termine del convegno sulla formazione: saranno consegnati gli “Award” di Italia a Tavola, premi speciali attribuiti a personalità di spicco che si sono distinte nella realizzazione di progetti per valorizzare il settore.
La sera dello stesso giorno, nel corso della cena di gala, saranno invece premiati i vincitori di tutte le categorie del sondaggio “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza”, 10ª edizione.
Infine, domenica 8 aprile alle 13, al termine del convegno sull’innovazione, Italia a Tavola valorizzerà alcune realtà del territorio consegnando dei premi speciali ad aziende bergamasche innovative.
«Il nostro scopo in queste occasioni, ma anche la nostra mission come network – ha concluso il direttore Lupini – è far sì che gli operatori del settore dialoghino tra loro, dai pizzaioli ai pasticceri fino ai barman. Italia a Tavola è una delle poche realtà in grado oggi di far dialogare queste diverse realtà. Basta osservare il mondo dei cuochi: al Premio saranno presenti i presidenti delle maggiori associazioni di cuochi in Italia, una cosa non da poco».
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