Maltrattamenti, violenze e umiliazioni alla compagna convivente, poco più che ventenne. Queste le accuse che hanno portato in carcere un 29enne della Val Seriana. Nel pomeriggio di sabato 25 settembre la Squadra Mobile della Questura di Bergamo hanno eseguito la misura di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bergamo Massimiliano Magliacani. L’attività di indagine, coordinata dal pubblico ministero Laura Cocucci, è scaturita da una prima segnalazione giunta alla Squadra Mobile da un centro antiviolenza alla quale si era rivolta la madre della giovane vittima, preoccupata che la figlia potesse essere vittima di gravi maltrattamenti da parte del fidanzato. La ragazza non aveva mai avuto il coraggio di denunciare la situazione ma è stata efficacemente assistita dall’associazione “Fior di Loto”, che si occupa di donne vittime di maltrattamenti. L’associazione, poi, ha messo in contatto la donna con personale della Mobile.