Ryanair prevede tagli per circa tremila posti di lavoro e a rischio ci sarebbero soprattutto il personale di bordo e i piloti. Una notizia che suona come una doccia fredda nel giorno della festa del lavoro. La compagnia aerea low-cost ha infatti previsto che ci vorrebbero circa 2 anni prima che la domanda ritorni sui livelli pre-crisi causata dal Covid-19.
Il numero di passeggeri nel primo trimestre è infatti calato del 99,5 per cento: meno di 150 mila passeggeri rispetto agli oltre 42 milioni di viaggiatori previsti. Da qui a marzo del 2012 Ryanair prevede di non superare la quota di 100 milioni di passeggeri. Tra le manovre intraprese dalla compagnia irlandese per far fronte alla crisi c’è anche lo stop del 99 per cento dei voli fino a luglio e l’avvio di trattative con Boeing per ridurre il numero di consegne di aeroplani nei prossimi 2 anni.