L’Università degli studi di Catania dona al Comune e all’Università degli Studi di Bergamo gel igienizzante. La donazione si aggiunge alla fornitura di gel già inviata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, le mascherine dall’Università cinese Dalian University of Foreign Languages alle 300 visiere protettive prodotto dall’Università di Stoccarda che, nel ricordo della partecipazione ai 50 anni di UNIBG, dedica oggi in un ensamble virtuale “Va, pensiero”. Prosegue anche la raccolta fondi, promossa da Don Thomas Schwartz, parroco di Mering e docente di Etica ed economia all’Università di Augsburg.
Sono numerosi gli attestati di solidarietà che l’Università degli studi di Bergamo continua a ricevere dagli atenei italiani e stranieri.
Raccolte fondi, donazioni di materiali da destinare al territorio bergamasco fortemente colpito, ma anche gesti di vicinanza come quello di Unimusik Stuttgart, coro e orchestra dell’Università di Stoccarda, che ha interpretato in un ensamble virtuale “Va, pensiero” dell’opera di Giuseppe Verdi “Nabucco“. (link al video https://www.youtube.com/watch?v=ep_NziH5pZI&feature=youtu.be ).
L’idea del “Virtual Verdi Solidarity Project” di Unimusik Stuttgart è nata nelle prime settimane del lockdown europeo come desiderio dei membri del coro accademico e dell’orchestra di riunirsi nella grande famiglia musicale dell’università, per trovare conforto e forza nel fare musica e come desiderio di diversi membri del coro, che hanno un legame personale con l’Università di Bergamo attraverso la collaborazione delle due istituzioni, di creare un segno musicale di solidarietà con la città europea più colpita dalla pandemia di Corona. Il coro nel maggio del 2018 si era esibito nell’Aula Magna dell’Università con la “Petite messe solennelle” di Gioachino Rossini per festeggiare il mezzo secolo di un ateneo aperto al mondo.
Un gesto di vicinanza, che si aggiunge alla donazione da parte dell’Università di Stoccarda di 300 visiere protettive per il personale dell’ateneo e degli ospedali bergamaschi, a testimonianza del dialogo fruttuoso che lega gli atenei.
Ma non è tutto. L’Università di Catania ha deciso di donare gel igienizzante all’Università e al Comune di Bergamo grazie a un protocollo d’intesa voluto dall’Università di Catania, con il rettore Francesco Priolo e il direttore generale Giovanni La Via, e dal presidente della Regione, Nello Masumeci, tramite l’ingegnere Calogero Foti, responsabile della protezione civile regionale, e attuato da un team del dipartimento di Scienze chimiche, coordinato dal prof. Roberto Purrello.
Il trasporto di circa tremila litri di materiale igienizzante è stato effettuato gratuitamente dall’azienda Lct e i flaconi sono distribuiti in questi giorni grazie alla Protezione Civile locale. Per l’Università di Bergamo è un gesto molto prezioso che aiuta a rispondere al forte bisogno di sanificazione di queste settimane, sia dentro che fuori gli spazi universitari.
Un segno di grande solidarietà quello dell’Università di Catania che si aggiunge a quello dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria che, nelle settimane scorse, aveva fatto pervenire all’Ateneo altro gel igienizzante e alla donazione delle mascherine da parte dell’Università cinese di Dalian.
Intanto prosegue anche la raccolta fondi, promossa da Don Thomas Schwartz, parroco di Mering e docente di Etica ed economia all’Università di Augsburg, ateneo con un profondo legame con l’Università di Bergamo, a Sosteniamo Bergamo, a favore di progetti che hanno a cuore le persone rese fragili da quest’emergenza sanitaria.
Ciascuna regione contribuisce con le proprie qualità e possibilità in questa situazione di emergenza, ma soprattutto si tratta, come dice il rettore dell’Università degli Studi di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini “di segni di concreta vicinanza, solidarietà e attenzione che testimoniano la forza dell’unione tra atenei e territori. L’Universität Stuttgart – spiega il Rettore, Remo Morzenti Pellegrini – è da tempo uno dei partner strategici del nostro ateneo con cui negli ultimi anni abbiamo avviato importanti iniziative non solo in ambito prettamente accademico e didattico ma anche di incontro tra la cultura umanistica e quella scientifica, come il concerto del magnifico coro e orchestra in occasione dei 50 anni del nostro ateneo Questo gesto di vicinanza, che si aggiunge alla donazione di inizio aprile di 300 visiere protettive per i nostri ospedali, testimonia una collaborazione che va oltre l’insegnamento”.