C’erano anche le cantanti Marina Rei e Elisa, insieme agli attori Giorgio Pasotti e Nicoletta Romanoff, alla inaugurazione del “Tresoldi 1938”, il nuovo originale locale polivalente (insieme panificio, bar, ristorante, gastronomia e negozio di oggetti curiosi) aperto in pieno centro città, via Petrarca angolo via San Michele. Il locale è piaciuto sia per gli ampi spazi ben arredati sia per le proposte enogastronomiche che sono numerose e diverse durante l’arco della giornata (è aperto tutti i giorni, domenica compresa, dalle 7 alle 23), così da accontentare le esigenze dei vari componenti di una famiglia. L’iniziativa è di Filippo Tresoldi, terza generazione della nota famiglia di panificatori, architetto di professione, cui si è alleato Nicola Moraldi, esperto del mondo della ristorazione, avendo avviato a Roma diversi locali importanti. In cucina si sono affidati a Massimo Giardina, chef di valore (viene dal Roof Garden dell’hotel Excelsior San Marco.
Una superficie di 180 metri quadrati per riunire tre tipologie di servizio: il nuovo “Tresoldi 1938” è al tempo stesso panificio, ristorante e bistrot. Un locale nuovo per Bergamo, con il fornaio in vetrina. Avrà infatti il suo polo d’attrazione nella panificazione in diretta a ciclo continuo: davanti agli occhi dei consumatori l’artigiano panificatore sfornerà in continuazione pane, dolci, pizze, focacce e quant’altro fa ricca l’arte bianca. “Tresoldi 1938” si candida a diventare un punto di riferimento dalla colazione alla cena.
Dal 1938, a Bergamo, Tresoldi è sinonimo di un’arte, quella di fare il pane, che di padre in figlio viene tramandata con dedizione e impegno, curata dei dettagli dalla produzione alla vendita. Filippo Tresoldi, figlio dello scomparso Alberto, pur avendo intrapreso la carriera di architetto, ha ceduto al fascino della tradizione di famiglia, scegliendo di farlo ora a modo suo: da architetto, appunto. Ne è nato un progetto che trae linfa vitale dalla sua esperienza creativa nel mondo del design e dalla naturale predisposizione verso il marketing e la comunicazione.
Tresoldi 1938 – una cinquantina i posti a sedere – lancia anche una propria linea di vini prodotti da antichi vitigni e di salse e confetture biologiche prodotte in Oltrepò Pavese. Del tutto bergamaschi sono latte, burro, yogurt e panna che arrivano dalla Val di Scalve e dal Monte Bronzone. Bergamasco anche il miele e alcune chicche come il liquore al melone di Calvenzano. Pugliese è l’olio d’oliva mentre un settore è dedicato alle birre di piccoli birrifici artigianali. Tresoldi 1938, oltre ad attestarsi come punto vendita di gastronomia di nicchia, propone anche oggetti per la casa di grande prestigio, compresi sedie o tavoli d’autore firmati “Plinio il Giovane”, su cui poco prima si è magari pranzato o cenato. Nel carnet di Filippo Tresoldi c’è anche l’ambizione di dare alla nuova location multi-funzionale una valenza culturale: il programma già prevede l’organizzazione di eventi a tema gastronomico, ma non solo.