Abito ad Azzano San Paolo da molti anni, e mai fino ad oggi mi è capitato di sentirmi imbarazzata nell’invitare qualcuno a casa mia, che venga da fuori paese. Il rumore degli aerei e l’odore persistente di cherosene ne hanno fatto un’area ormai disagiata. Ogni giorno sentiamo parlare di sostenibilità e di compatibilità ambientale, ma i nostri amministratori hanno agito esattamente al contrario, permettendo lo sviluppo di uno scalo nel bel mezzo di centri abitati. E non contenti, permettono decolli a bassa quota, senza rispetto delle rotte.
Pochi giorni fa si leggeva che l’Europa ha classificato alcune città italiane, tra cui Bergamo, tra le peggio vivibili per l’alto tasso di inquinamento. È inutile che poi industriali e politici si vantino di quanto crescano i viaggiatori ogni mese, se stanno lavorando in disaccordo con i parametri europei, calpestando ed esasperando i cittadini del loro stesso Paese.
Che dire? Rimango sconcertata da una vicenda dal colore tipicamente italiano e mi chiedo ogni giorno, quando puntualmente vengo svegliata dal rombo degli aerei, del perché gli enti preposti non intervengano.
Chiara Rosa