Mercoledì 26 ottobre la IX edizione di CortoPotere ShortFilmFestival si è aperta alle scuole per il Progetto Ambiente con incontri e proiezione di corti sul consumismo fuori controllo e sulla nutrizione ecosostenibile, sulla mobilità e sul turismo sostenibile. Erano presenti varie classi del Vittorio Emanuele, del Liceo Capitanio, del Collegio Sant’Alessandro. Il primo filmato di circa 20 minuti, realizzato in Francia, intitolato “L’an 2008”, riguardava l’economia che è andata a crearsi in questi ultimi anni, focalizzandosi in particolare su come questa in qualche modo riesca a nuocere a tutti, attraverso un’intricata rete creata da quello che viene definito “libero mercato”. Dopo il corto, Silvia Salvi ha parlato di quello che potremmo fare per impedire gli effetti negativi della globalizzazione, ricorrendo al boicottaggio dei prodotti delle multinazionali, come Nestlé Nike e McDonald’s, che spesso sfruttano i propri operai con ritmi di lavoro disumani e paghe a ridosso del niente, o al buycottaggio, cioè l’acquisto consapevole di prodotti a km 0 o a filiera corta o naturali. Luca Pellicioli
Il corto più interessante è stato proprio “L’an 2008”, in cui tutti si lamentavano del proprio tenore di vita e delle reciproche influenze negative; i protagonisti erano un francese, un americano, due nigeriani, uno povero e l’altro sfruttatore del primo, una cinese, stanca di vivere poveramente, una marocchina, adattabile a tutti i lavori, e un brasiliano, stufo di essere accusato di non salvaguardare “il polmone del mondo”.Michele Azzolari
Di questo corto mi ha colpito in particolare il secondo francese, che era costretto a rubare i coperchi dei tombini, che poi rivendeva, per poter sopravvivere. E questo particolare può essere considerato la sintesi del film, perché la catena di azioni parte dal furto dei coperchi e si conclude col primo francese che cade nel tombino scoperchiato…. Nicolò Castelli
Nella seconda parte del convegno si è parlato di “Mobilità sostenibile”, cioè di quelle forme di trasporto che cercano di inquinare il meno possibile il nostro pianeta, utilizzando i trasporti pubblici, andando a piedi o in bicicletta, trasformando i mezzi di trasporto a benzina o a gasolio (altamente inquinanti) in mezzi che richiedono energie rinnovabili. Alessandro Marzani
Ma oltre alla mobilità pedonale o ciclabile o pubblica, si è parlato di carsharing e di carpooling, ossia di uso condiviso delle auto, o come guidatori o come pedoni….. Andrea Ronzoni
Insomma, come viene affermato nel secondo filmato Eng: “Abbiamo il diritto di goderci la bellezza della Natura, e per questo è sufficiente che ognuno porti il proprio peso, che ognuno faccia la sua parte seriamente”. Laura Pagliarini