Le province si trovano ad affrontare una situazione finanziaria gravissima a causa dei tagli imposti dalla legge di bilancio 2017.
L’entità dei tagli per l’anno 2017 ammonta ad un miliardo e 650 milioni a fronte di entrate tributarie pari a 2,1 miliardi di euro. Restano in capo alla provincia solo 450 milioni di euro per esercitare le proprie funzioni.
La relazione parla chiaro:”per la gestione dei 3600 edifici scolastici delle scuole secondarie superiori, per la costruzione e per la gestione dei 100 mila km di rete stradale provinciale, per le funzioni di controllo e salvaguardia ambientale oltre che per le spese di personale, per quelle derivanti dai mutui, ecc.. le Province hanno a disposizione meno di 450 milioni di euro.”
Impossibile assicurare l’effettivo esercizio delle funzioni affidate alle Province con il rischio di creare gravi conseguenze per la cittadinanza a livello di sicurezza per gli edifici scolastici e per la gestione delle strade provinciali.
Una situazione paradossale anche considerato che l’anno scorso è stato introdotto il reato di omicidio stradale che prevede anche la responsabilità colposa a carico dei responsabili della manutenzione e costruzione delle strade.
Per quanto riguarda la Provincia di Bergamo, la situazione di squilibrio è la seguente:
Preso atto della situazione finanziaria allarmante, il Ministero dell’Interno, con un decreto, ha posticipato al 30 giugno 2017 il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2017/2019 da parte delle Città metropolitane e delle province.