I tre interpreti iscritti nelle liste del tribunale non erano disponibili. Un intoppo che lunedì mattina ha rischiato di far saltare il processo per direttissima contro due cinesi che parlavano solo la loro lingua, e la convalida dell’arresto. Allora il giudice Andrea Guadagnino ha incaricato uno degli agenti della Polaria di uscire dal palazzo di giustizia e di cercare e “reclutare” come interprete un immigrato cinese qualsiasi. Il poliziotto si è recato allora sul Sentierone. Dopo pochi minuti si è imbattuto in un giovane cinese, un ragazzo di 26 anni che lavora come cameriere in un ristorante di Nembro. Lo ha reclutato, e l’arresto è stato convalidato. Il cameriere non voleva neppure i 58 euro che gli spettavano per il servizio.