Una piccola rivoluzione normativa coinvolge laghi e corsi d’acqua della Regione Lombardia dallo scorso 18 giugno. In tale data infatti è entrato in vigore il nuovo Regolamento regionale della pesca, nello specifico il Regolamento regionale numero 2 approvato lo scorso 15 gennaio. Le principali novità introdotte nel nuovo impianto normativo riguardano la ridefinizione del territorio lombardo, diviso in 14 ambiti idrobiologici denominati «bacini di pesca», e l’introduzione di nuove modalità esecutive riguardanti sia la pesca sportiva che quella professionale. Per facilitare l’attività dei pescatori la Regione ha redatto e approvato lo scorso 3 maggio, per ogni singolo bacino, un prontuario che indica come, cosa e quando si può pescare. I prontuari sono già disponibili online e scaricabili dal sito della Regione (www.regionelombardia.it), nella sezione dedicata alla Direzione generale dell’Agricoltura. Tra i principali cambiamenti del nuovo impianto normativo i più rilevanti ad una prima analisi sono sicuramente quelli relativi alle limitazioni all’uso delle reti da pesca nei laghi e all’introduzione del numero chiuso per quanto riguarda i pescatori professionisti che possono esercitare in ogni lago lombardo.
Nata una nuova associazione. La gestione delle acque ai fini della la pesca dilettantistica ricreativa dovrà esser affidata con bando di concessione regionale emesso entro la fine del 2018 alle associazioni di pescatori riconosciute sul territorio di ogni Bacino Lombardo. Per dare rappresentanza e partecipazione all’intero mondo piscatorio dilettantistico ricreativo in provincia, è stata fondata l’Unione Pescatori Bergamaschi (Upbg). Il primo fine sarà di raccogliere le adesioni dei pescatori della provincia di Bergamo e non, in numero tale da esser poi riconosciuta da Regione Lombardia e quindi poter partecipare ai bandi. «La eventuale futura gestione delle acque a cura di Upbg sarà ispirata ai criteri fondamentali di ecologia e sostenibilità – scrivono i promotori -, consentirà di raggiungere gli auspicati obiettivi di equilibrio e di auto mantenimento a vantaggio delle specie ittiche con crescente fruizione per i pescatori dilettanti e ricreativi con particolare riguardo ai pescatori turistici. Upbg potrà avvalersi dell’ausilio di tutte le associazioni, club, fondazioni, società, gruppi, ognuno con la propria rappresentanza, che possono aderire al progetto e quindi affiliarsi. Upbg si avvarrà di personale competente per le attività di consulenza tecnica, progettazione, promozione, organizzazione delle attività gestionali con particolare riferimento alle attività piscatorie, vigilanza e calendarizzazione ittica».
Fare «rete». «La promozione turistica – aggiungono i promotori – potrà essere integrata e affiancata con gli enti già presenti ed operanti sul territorio bergamasco. Il progetto di valorizzazione promosso da Upbg tende ad affrontare i conflitti che la tutela e la fruibilità dell’ambiente fluviale e lacustri possono generare con le attività prettamente economiche e si impegnerà a raggiungere accordi con altri portatori d’interesse per la gestione delle acque, quali i derivatori, l’Enel, i consorzi di bonifica ed irrigazione, captazione per uso civile ed industriale, ecc. al fine di ottenere una gestione dell’acqua che veda come obiettivo primario la vita del fiume o del lago e di quanto ci sta sotto che è l’obiettivo per cui qui ci si propone. Il progetto Upbg costituisce l’occasione per avviare un ciclo di crescita sociale e tutela ambientale per il territorio bergamasco e più in particolare per tutte le sue valli ciascuna con le proprie bellezze e peculiarità mettendo in evidenza tutte le loro potenzialità anche a livello turistico-alieutico. La gestione a cura Upbg con il contributo di tutte le associazioni, club, fondazioni, società, gruppi, non dovrà essere vissuta o interpretata come fonte di limitazioni (divieti di pesca, limiti agrosilvopastorali, ecc.) ma dovrà costituire un esempio particolarmente controllato e specializzato di “sviluppo nella tutela”, favorendo la composizione delle esigenze apparentemente in conflitto, della crescita socio economica della comunità locale Bergamasca da un lato e della tutela dell’ambiente e del paesaggio dall’altro».
Proteggere fa bene a pesca e ambiente. L’area protetta e regolamentata per la pesca dilettantistica deve intendersi come «industria produttrice di ambiente», in grado di creare benefici compensando in parte gli squilibri ambientali preesistenti. «La finalità di una corretta gestione, a medio-lungo periodo, è quella di ottenere delle comunità ittiche dei tratti fluviali-lacustri interessati, che si possano automantenersi, grazie ad una educazione alla gestione della pesca molto conservativa: alternanza di tratti no kill, alternanza di tratti con esche artificali, alternanza di tratti aperti a tutte le tecniche, alternanza di tratti solo ad esche naturali, campi gara, educazione all’uso di ami senza ardiglione, alternanza di aree capo-trofeo e tratti completamente liberi per i pescatori locali e tutto quanto di meglio si potrà metter in campo per raggiungre questo obiettivo».
Il Sebino. «Altro argomento di forte interesse per Upbg sarà il rapporto con i pescatori professionali del lago d’Iseo, che dovrà esser sinergico per poter ottenere una gestione delle specie ittiche presenti mirando ad ottenere una pesca ecosostenibile, cercando di limitare al massimo i danni che possono derivare dall’eccessivo sforzo di pesca a cui oggi si assiste, chiaro è che senza l’apporto consapevole delle organizzazioni dei pescatori professionali che vivono dei frutti del lago e sul lago d’Iseo, ciò sarà di difficile attuazione, fermo restando il fatto che la gestione del bacino Sebino sarà da condividere con gli enti preposti e con le altre associazioni che ne dovessero ottenere la concessione come potrebbe essere per Upbs che a tutt’oggi ha le carte in regola per poter portare a compimento il progetto. Punto di fondamentale importanza che va rimarcato fortemente, è il controllo del territorio, la sorveglianza dei sistemi acquatici in particolare, ed Upbg a questo fine formerà personale adeguato a tali compiti, attingendo nel mondo del volontariato, per un contrasto e lotta serrata al bracconaggio intensivo prodotto da alcune comunità ormai ben individuate che sino ad oggi hanno imperversato liberamente in Italia del nord e che purtroppo vede coinvolte anche le acque della nostra bella provincia, ci si propone di firmare dei protocolli d’intesa con le forze dell’ordine preposte, come il Corpo dei Carabinieri e Carabinieri Forestali, Polizia Provinciale ecc. per poter cosi reprimere questo malsano modo di concepire la pesca».
Formazione dei pescatori. L’impegno di Upbg sarà quello di formare i giovani pescatori, abituandoli a una gestione della pesca idonea alle nuove regole etiche che impongono un maggior rispetto della fauna ittica soprattutto al momento della cattura e successivamente al rilascio volontario del pescato, andando nelle scuole di ogni ordine e grado di tutto il territorio della provincia di Bergamo, per portare a conoscenza gli alunni e o studenti delle tematiche ambientali che stanno alla base degli ecosistemi complessi come gli ambienti lacustri e fluviali ed infine di raggiungere l’obiettivo di apprendere una nuova cultura piscatoria che si compatibile, sostenibile e consapevole. Il riferimento costante per l’aggiornamento delle attività, dei regolamenti e dei calendari sarà gestita da Upbg attraverso uno spazio appositamente dedicato sul sito e in continuo coordinamento con Provincia e Regione. Per garantire ai numerosi appassionati il regolare svolgimento della pesca, Upbg porrà la massima attenzione al territorio e al suo patrimonio ittico, con attività quotidiane (gestione degli incubatoi ittici, ripopolamento delle acque, interventi di miglioramento degli habitat acquatici, vigilanza sull’attività di pesca, ecc..). «Al riguardo si ritiene opportuno evidenziare che Upbg ha dato la propria disponibilità anche ad attivare un meccanismo di “autofinanziamento” delle attività di gestione della pesca, impegnandosi a raccogliere le necessarie risorse economiche interfacciandosi con i fruitori del patrimonio ittico, cioè i pescatori ricreativi, dilettantistici e turistici. Inoltre l’unione si farà carico di raccogliere adeguata risorse economiche anche coinvolgendo partner e sponsor».
Nessuna contrapposizione con la Fipsaps. «Upbg – garantiscono i promotori – si occuperà prevalentemente di pesca dilettantistica, ricreativa e turistica senza andare a contrapporsi alla consolidata Fipsas che invece continuerà ad occuparsi a tutti i livelli del settore agonistico bergamasco. Ogni pescatore dilettante, ricreativo e turistico o anche solo simpatizzante potrà aderire al progetto Upbg recandosi nei punti di raccolta delle tessere: Negozio Like a River Alps srl – Via Levata, 26 – Seriate, telefono 035 4520056; Negozio Buelli Store, via Roma 10, Paratico, tel. 035 911332. I proventi derivanti dalla raccolta delle firme in questa fase transitoria e quelli raccolti successivamente nella fase ordinaria saranno completamente reinvestiti nella gestione e tutela delle acque e delle specie ittiche presenti sul territorio bergamasco senza che nemmeno un euro venga inviato a organi a livello nazionale come in realtà avviene oggi per alcune associazioni agonistiche».
Le cariche dell’associazione. Presidente: Giuseppe Calissi; vice presidente: Valerio Valenti; consiglieri: Gianluca Bonomi, Malpede Alverio, Silvano Midali, Maurizio Capolaro. Enti e associazioni che hanno contribuito alla nascita di Upbg: Fishing Club Monte Bronzone e Basso Sebino, Fondazione Pescatori Dilettanti Orobici, Arci Pesca, Enalpesca, Associazione Pescatori Valle Brembana, Unpem Unione Nazionale Pescatori Mosca, Pescatori Lago Endine.