Si inaugura sabato 18 settembre 2021 – presso la Basilica di San Defendente a Romano di Lombardia – la suggestva mostra “Dante 700” con opere di Carlo Previtali, omaggio alla memoria di Dante Alighieri nel 700° anniversario della morte.
Nell’ambito della sua storica collaborazione con il Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia, la Fondazione Credito Bergamasco presenta al pubblico la mostra itinerante “Dante700. Opere di Carlo Previtali” curata da Angelo Piazzoli e Tarcisio Tironi. Presso la Basilica di San Defendente a Romano di Lombardia – dal 18 settembre al 10 ottobre 2021 – sarà possibile ammirare opere dell’artista, dedicate a personaggi e momenti della Divina Commedia. La mostra si compone di dieci grandi disegni, realizzati su carta da spolvero, cinque sculture create con tecniche differenti (terracotta, monocottura/ceramica, ceramica raku “nudo”) e tre dipinti (olio su tavoletta).
Da sempre la Fondazione Credito Bergamasco ha un forte interesse per l’opera di Dante Alighieri; come spiega Angelo Piazzoli, Presidente della Fondazione: “Nel corso degli anni, nell’ambito della nostra programmazione culturale e artistica, abbiamo creato multiformi occasioni a Lui dedicate sviluppando iniziative specifiche e mirate, volte a richiamare l’attenzione sulla grandezza della figura di Dante e sui temi centrali della sua opera, cercando di tracciare – nel contesto di crisi prolungata e di diffusa sfiducia, ulteriormente accentuate dagli esiti nefasti della pandemia – un percorso educativo e culturale orientato al futuro, all’insegna della speranza. Il cammino di Dante ci consente di tornare alle radici comuni della nostra cultura e ai suoi valori fondanti, trasmettendo un messaggio di orgoglio, di fiducia nel futuro, di consapevolezza dei mezzi intellettuali e morali che ci derivano dalla nostra storia e dalla nostra tradizione.”.
Molto intenso il calendario di eventi programmati da Fondazione Creberg per celebrare la ricorrenza del 700° anniversario dalla scomparsa di Dante Alighieri.
”Per il 2021 abbiamo programmato una fitta serie di iniziative che ci vedono in prima linea nelle celebrazioni – continua Angelo Piazzoli – Nello scorso mese di gennaio, abbiamo presentato e diffuso un suggestivo docufilm, dedicato a personaggi della Divina Commedia, rientrante nella nostra programmazione di eventi virtuali; con le illustrazioni del Maestro Celsi, le letture professionali dei Canti danteschi, le musiche originali di Alex Fabiani, abbiamo presentato ai nostri “visitatori a distanza” un’opera di livello culturale elevato in un contesto di rigore scientifico in forza della collaborazione con la Società Dante Alighieri di Bergamo. Non poteva mancare il successo, con oltre 13.000 visitatori su YouTube, con numerosi passaggi televisivi e con la riproposizione del filmato su siti specializzati. Abbiamo poi messo a disposizione gratuita il docufilm ad istituzioni divulgative ed educative; abbiamo riproposto un nuovo tour all’esposizione “Come gente che pensa a suo cammino” che tanto successo ebbe nel 2015/2016; abbiamo sostenuto la fitta programmazione culturale della Società Dante Alighieri. A tutto questo si aggiunge questa grande e bella sorpresa – nata dal quotidiano confronto e dal costante dialogo con Mons. Tarcisio Tironi – costituita dalla programmazione della mostra “Dante 700”, con opere di Carlo Previtali, che realizziamo in tre tappe nell’ambito della storica e stretta collaborazione con il Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia”.
“Durante il confinamento a causa del Covid19 – spiega Tarcisio Tironi, Direttore del M.A.C.S – nei primi mesi del 2020 la prima cantica di Dante ha sollecitato la creatività di Carlo Previtali traducendosi nelle immagini esposte, a conferma dell’affermazione di Calvino di certo applicabile alla Divina Commedia: «Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire» Se così è, l’opera del fiorentino continua a farsi contemporanea a chi la legge e rilegge, sin dal suo inizio. Contrariamente alla mentalità corrente che poco pensa all’Inferno, Previtali ha realizzato in grandi dieci disegni, cinque sculture, dodici bozzetti e tre dipinti, un’ampia riflessione su questo «spazio» noto anche come Geenna, Ade, Hell, Tartaro e altri termini. I sorprendenti disegni dell’artista, molto conosciuto come scultore, rendono immediatamente comprensibile e attraente l’atmosfera dell’Inferno di Dante coinvolgendo chi li osserva fino ad esserne partecipe. Se scrutata, ogni opera oltre che interessare, tira dentro, chiama in causa, rende complici”.
Carlo Previtali è nato a Beramo; dopo aver frequentato il Liceo Artistico, si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano diplomandosi alla scuola di scultura di Alik Cavaliere. In seguito, si è laureato in Architettura presso il Politecnico di Milano. La sua attività d’insegnamento si è concentrata a Bergamo quale docente di discipline plastiche presso l’Istituto d’Arte Andrea Fantoni, l’Accademia di Belle Arti Carrara, il Liceo Artistico di Bergamo e poi di Lovere. La sua attività espositiva ha inizio negli anni Sessanta con la partecipazione ad alcuni concorsi a cui seguono mostre collettive e personali sia in spazi pubblici che privati e partecipazioni alle più importanti fiere d’arte d’Italia.
La mostra verrà presentata – con una breve cerimonia e con uno spettacolo dantesco curato da Bruno Pizzi e Fulvio Manzoni, dal titolo “Odisseo. Cronaca di un viaggio” – sabato 18 settembre 2021 (con inizio alle ore 17) nella Basilica di San Defendente in Romano di Lombardia, con ingresso libero e con posti contingentati in rapporto alla capienza della Chiesa. L’evento avrà una durata di circa 60 minuti. Seguirà la visita alla mostra.
Ai sensi della normativa vigente, per accedere all’inaugurazione e alla mostra, sarà necessario esibire il Green Pass e un documento di identità.
L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 10 ottobre 2021 con i seguenti orari: sabato e domenica, dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30.
Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, la mostra proseguirà poi a Grumello del Monte e Sarnico.
Secondo i tradizionali intenti che permeano le esposizioni itineranti di Fondazione Creberg, la mostra ha una finalità non solo artistica, ma anche culturale, divulgativa, didattica e spirituale.
Sul tema precisa Tarcisio Tironi, “Le opere di Previtali contribuiranno certo a parlare di Dante e a studiare la sua Commedia per meglio interpretarla e comprenderla con l’atteggiamento dei discepoli: è lui il maestro che insegna a noi a non vivere con superficialità, a cercare la luce e la bellezza, ad approfondire la fede. Dante ci consegna il suggerimento da lui ricevuto dal suo maestro Brunetto Latini: «Se tu segui tua stella, / non puoi fallire a glorioso porto» (Inferno XV,55- 56)”.
“Nel catalogo di mostra, edito da Fondazione Creberg – conclude Angelo Piazzoli – le opere di Previtali sono accompagnate, a fronte, da testi a commento e da versi di riferimento, legando ciascuna opera ai relativi passaggi danteschi in un intento di valorizzazione e di diffusione della conoscenza di un grande capolavoro della letteratura classica. In questa finalità divulgativa sta il senso di questa nuova pubblicazione, disponibile per tutti, e della mostra itinerante “Dante 700” che proponiamo alle comunità interessate come concreti strumenti e interessanti occasioni per sviluppare riflessioni, approfondimenti didattici, momenti aggregativi culturali. Dopo sette secoli, la Divina Commedia è ancora una delle opere più diffuse al mondo, sicuramente una delle più tradotte. I motivi della sua straordinaria longevità ci inducono a promuovere in continuità – per quello che possiamo e con le modalità che ci sono più congegnali – l’opera del Sommo Poeta. Qualcuno si accontenta del Dantedì; noi no. La ricerca su Dante è per noi un continuum.”