Il destino di Bergamo dipenderà inevitabilmente dalla decisione che Monsignor Francesco Beschi prenderà per la nomina del nuovo delegato vescovile alle attività economiche. Il nostro giornaletto aveva accolto con estremo entusiasmo l’arrivo di Monsignor Beschi e le sue prime decisioni ci avevano convinto ma poi abbiamo percepito un rallentamento nei cambiamenti che ci aveva francamente preoccupato. Ricordiamo ancora, a titolo di esempio, il titolone dell’Eco di sabato 20 aprile 2013, dove si invitava (anche se non in modo esplicito) a votare per la lista Zanetti / Moltrasio durante l’assemblea di UBI: un’invito a schierarsi che ha ricordato i bei tempi in cui l’Eco invitava tutta la popolazione a votare DC.
Ora questa decisione del nostro Vescovo appare come decisiva: chissà chi verrà nominato e se certi legami verranno definitivamente recisi.
Sino ad ora l’incarico della gestione economica era toccato a monsignor Lucio Carminati, 62 anni, originario di Pagazzano, già delegato vescovile per le attività economiche dal 2001. Artefice e regista della creazione del fondo immobiliare di oltre 100 milioni di euro che la diocesi di Sant’Alessandro ha costituito lo scorso gennaio.
Ricordiamo che la Diocesi di Bergamo detiene un consistente pacchetto di azione di banche ( UBI, Credito Bergamasco, Banca Intesa, Banca Lombarda, Banca di Bergamo, ecc.), la Alex Servizi per la gestione di immobili e scuole cattoliche e, soprattutto, la Sesaab (L’Eco di Bergamo, La Provincia, Il Cittadino di Monza, Orobie, Radio Alta, Bergamo Tv, Spm e la Litostampa).
Ora Monsignor Carminati sarà chiamato a curare le anime di Romano di Lombardia.