Il mercato di via Spino al centro di un’interrogazione del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia (a firma di Ida Tentorio e Arrigo Tremaglia). Focus: la sua collocazione, la “ghettizzazione” dei banchi e la questione parcheggi. A replicare è l’assessore Sergio Gandi, che non fa passi indietro: il mercato di via Spino resta dov’è. Tuttavia, sono in arrivo nuovi stalli e una gestione migliorata dei venditori.
«In soli quattro anni – così si apre l’interrogazione di FdI – il mercato di via Spino ha visto quasi dimezzati i banchi». Complici di questo «svuotamento e snaturamento», secondo i consiglieri di minoranza, il trasferimento dalla Malpensata (giudicato un «errore clamoroso») e la sua successiva divisione in due pezzi, oltre che la mancanza di «trasporti adeguati» e di parcheggi.
«Si è stravolto “il paesaggio” – spiegano Tentorio e Tremaglia -. Chi frequentava il mercato, a parte la scelta di farsi una passeggiata, vedeva qualche vetrina, insomma viveva la città. Oggi deve andare in una periferia piena di capannoni, assolutamente estraniante. Quindi non ci va».
Un altro aspetto negativo sottolineato dal gruppo è legato ai banchi. «Sono fuggiti gran parte dei commercianti di alimentari e di prodotti nuovi e sono cresciuti oltremodo i banchi che vendono indumenti usati a bassissimo prezzo. Si è provocata così una “ghettizzazione” di questa storica tipologia di commercio».
L’invito è quello a «ristudiare, totalmente ex novo, ruolo e ricollocazione del mercato del lunedì», ma anche a «riunire la commissione competente, per sentire i rappresentanti dei commercianti e sollecitare i pareri dei consiglieri».
A replicare è stato l’assessore Sergio Gandi, che ha rassicurato sulla situazione dei parcheggi auto. «Al momento del trasferimento, ne contava 145. Ad oggi risultano senza assegnatario 32 posteggi. Una quindicina sono abitualmente occupati tramite le procedure di spunta, vale a dire per effetto dell’assegnazione temporanea che avviene di volta in volta per il singolo giorno di mercato».
«Nelle scorse settimane – prosegue Gandi – ha avuto luogo un intenso confronto tra la struttura tecnica del Comune e le associazioni di categoria più rappresentative, finalizzato a condividere alcune soluzioni. È stato ipotizzato d rimodulare la posizione di alcuni posteggi per liberare gli stalli di sosta lungo via delle Canovine, nonché di liberare un’area di via Spino per la sosta dei veicoli di supportagli ambulanti. Gli stalli così ottenuti sarebbero regolati, nelle giornate di mercato, tramite disco orario».
Un’altra proposta è quella di individuare un’area specifica per i venditori di merce usata. «È stata eseguita una ricognizione da parte dell’ufficio commercio e nel mese d novembre risultavano undici operatori attivi nella vendita di merce usata. Nelle settimane successive il numero è sceso a sei, in quanto alcuni si sono orientati verso la vendita di merce nuova proveniente da stock».
L’assessore informa che il prossimo 5 febbraio verrà convocata la Commissione per il commercio su aree pubbliche per sottoporti agli operatori e i loro rappresentanti le soluzioni ipotizzate. «A seguito del parere della Commissione, si adotteranno i provvedimenti conseguenti», prima in forma sperimentale e poi definitiva.
È stata inoltre predisposta, informa Gandi, la delibera che determina anche per il 2025 la proroga della riduzione del canone di occupazione suolo (oggi canone unico), come già avvenuto negli anni 2020-2024.
«La proroga si spiega con la necessità che i provvedimenti in via di adozione vadano a regime dando respiro agli operatori e che prendano il via e si completino entro il 2025 i lavori di riqualificazione di via Autostrada nel tratto compreso tra la rotatoria di via Spino e quella di via Carnovali, con l’implementazione della pista ciclabile e l’apertura del sottopasso già a suo tempo costruito, lavori che dovrebbero determinare un decisivo miglioramento dell’accessibilità del mercato».
Sara Carrara