“L’Affarista” è l’ultimo appuntamento della stagione di prosa del Teatro Donizetti. Opera in prosa di Honoré de Balzac scritta nel 1840 è un testo di satira contro il mondo degli affaristi, dei faccendieri, le cui imprese e fallimenti allora come oggi titolano sui giornali.
La commedia narra la storia di Mercadet, un uomo d’affari che, nonostante viva sull’orlo della bancarotta, continua ad accumulare debiti presso usurai e creditori per condurre una vita agiata di tipo alto-borghese assieme alla moglie e alla figlia Julie. Assediato dai creditori, si inventa un capro espiatorio nella figura di un socio fittizio, Godeau, fuggito nelle Indie coi patrimoni altrui. Nel frattempo, usa la moglie come stendardo della propria fortuna e vorrebbe costringere la figlia a sposarsi con un sedicente giovane aristocratico, ignaro del fatto che anche lui è in realtà uno spiantato pieno di debiti; fallita anche questa possibilità di arricchirsi attraverso il matrimonio della figlia, le concede infine di sposare chi davvero la ama, Adolphe Minard, anch’egli povero. Ultima strategia dell’affarista sarà quella di inscenare il ritorno di Godeau: egli sarà il padre mai conosciuto di Minard che appianerà tutti i debiti dell’amico.
«Ah! Conoscete la nostra epoca! Oggi, signora, tutti i sentimenti svaniscono e il denaro li sospinge. Non esistono più interessi perché non esiste più la famiglia, ma solo individui! Vedete! L’avvenire di ciascuno è in una cassa pubblica (…) Vendete gesso per zucchero: se riuscite a far fortuna senza suscitare lamentele, diventate deputato, pari di Francia o ministro!»
Antonio Calenda mettere in scena “L’affarista” intrecciando i molti e mai scontati sottotesti, le continue ambiguità e rifrazioni, e ponendo in luce figure che con accenti di deciso realismo Balzac aveva tratteggiato ispirandosi alla società del XIX secolo, ma che molto ci dicono – fra pungenti critiche e sorrisi amari – dei furbetti, degli speculatori e dei traders che popolano il nostro presente.
Quest’ultimo appuntamento ha riscosso molti e lunghi applausi dal pubblico, concludendo degnamente la stagione del Donizetti che già guarda al Festival Pianistico