Finora solo i medici al lavoro negli ospedali – o in rsa, o in studi privati – erano andati incontro alla sospensione per assenza di vaccino. Ora, invece, sono arrivati i primi due provvedimenti nei confronti di medici di base: un uomo e una donna. L’Ats di Bergamo ha firmato le due delibere a riguardo, dopo un approfondimento di entrambe le situazioni. Non lavoreranno fino a quando non si metteranno in regola con l’obbligo vaccinale, in sostanza.
Vista però la carenza di queste figure sul territorio, ora si pone paradossalmente il problema della sostituzione. La strada possibile è quella della distribuzione degli assistititi ad altri medici dello stesso ambito, anche ipotizzando l’aumento del tetto massimo a 1.800 assistiti. O, di contro, l’Ats può decidere di nominare un sostituto del medico sospeso.
Entrambi i professionisti sono stati sospesi anche dall’Ordine dei medici di Bergamo: lo resteranno fino a quando non sarà accertato l’assolvimento dell’obbligo.