Ats Bergamo dedica alla maternità, delicato momento di scoperta e avvincente sfida per la donna e per il suo bambino, due importanti occasioni di riflessione: sabato 11 novembre dalle ore 8 alle 13 presso la sala Lombardia di via Gallicciolli 4 a Bergamo, il convegno «Allattamento al seno e psicopatologia perinatale» e, dal 4 al 18 novembre, la mostra fotografica «Chiaroscuri della maternità».
Due appuntamenti pensati per andare oltre ogni stereotipo e indagare gli aspetti più oscuri del diventare madre. Sensazioni ed emozioni spesso nascoste o sottovalutate. Disturbi mentali più o meno gravi che potranno avere impatti anche decisivi sul futuro dei bambini e che, con alcune accortezze, possono invece essere evitati e superati.
Fondamentale, in questo senso, l’allattamento. «Nelle donne che soffrono di psicopatologia perinatale, la gravidanza e i primi mesi di vita del bambino possono essere molto impegnativi e stressanti. Per queste mamme anche l’allattamento può essere molto faticoso, per questo è importante adoperare un approccio multidisciplinare con le mamme. – dichiara la dott.ssa Mara Azzi, direttore generale di Ats Bergamo, ricordando – Se sostenuto, proprio l’allattamento può fare la differenza nell’instaurarsi di buone competenze genitoriali e nello sviluppo neuropsicoemozionale del bambino. E questo, è ancora più vero in caso di psicopatologie perinatali, come spiegheremo nel corso del convegno».
Ma queste tematiche sono anche oggetto della mostra fotografica «Chiaroscuri della maternità» allestita nell’atrio della sede di Ats Bergamo, con gli scatti realizzati dalla psicologa e fotografa Gisella Concia. Un progetto espositivo che, nato nel 2010 e prodotto dall’associazione di promozione sociale L’Eptacordio con un contributo per la realizzazione e diffusione da parte della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Cagliari, racconta vissuti conflittuali e disillusi sulla maternità. Ottenuto il patrocinio dell’ONDA – Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, il percorso fotografico nel 2013, è stato completato da un omonimo documentario ed è divenuto un prodotto editoriale a cura della casa editrice sarda Cenacolo di Ares. E ora arriva a Bergamo, per volere dell’Ats Bergamo, nell’auspicio di continuare a diffondere consapevolezze sulla grande e meravigliosa esperienza del divenire genitore, depurandola da ogni tabù.