Bergamo Fiera. E’ iniziato l’atteso incontro per difendere l’orgoglio leghista. In sala i militanti lumbard brandiscono le scope distribuite per dimostrare l’intenzione di ripulire il Carroccio. Cercano di essere estremamente attivi anche quei politicanti che, nell’ultima rinione del 4 febbraio, avevano tanto esaltato Umberto Bossi, lasciando a Bobo Maroni solo il ruolo di comparsa. La sala è gremita da diverse migliaia di militanti. La tensione si taglia con il coltello. Il popolo leghista sembra voler ancora difendere il Senatur e si alternano i cori per sostenere sia Bossi che Maroni. Sale sul palco Bossi insieme a Maroni. Esordisce Invernizzi (qualche fischio) che invita al microfono Pirovano, Presidente della Provincia di Bergamo. Ettore Pirovano ringrazia Bossi e urla: chi ha sbagliato, via! Applausi e borbottii di perplessità. Segue Maroni che, tra l’entusiasmo della folla, esordisce dicendo: “Sono giorni di passione, dolore e rabbia per l’onta subita … Ho provato orrore per l’accusa di collusione con la mafia. Si risveglia l’orgoglio di essere leghisti … da questa sera noi ripartiamo da questa meravigliosa platea. Non ci sono cerchi che tengano. Dobbiamo fare pulizia, pulizia, pulizia. Giovedì, al Consiglio federale, Belsito verrà espulso; Rosy Mauro non vuole fare un passo indietro? Glielo faremo fare … La Lega e’ diversa dagli altri partiti, non è una cosca, chi sbaglia paga, senza guardare in faccia a nessuno. Chi ha preso soldi, li dovra’ restituire. Bossi non c’entra niente, ed ha fatto un belliaaimo e nobile gesto a dimettersi … Da oggi si cambia: soldi alle sezioni, meritocrazia, largo ai giovani. Ma, sopratutto, unita’ del movimento per raggiungere l’indipendenza della Padania minacciata dalla crisi, dal governo, dall’Europa, dalla finanza, … Per vincere la battaglia dovremo contare sulle nostre forze, sulle sole nostre forze … Perciò, si facciano subito i congressi … Facciamo pulizia subito … Il congresso nazionale lombardo, fissato per il 3 giugno, deve coincidere col Congresso nazionale veneto e bisogna fare il Congresso federale entro giugno, per dare una guida salda al nostro movimento … Io non voglio niente e se Bossi si ricandiderà io lo voterò … Dobbiamo tornare alla Lega del 1991, la Lega onesta, degli onesti, pulita, meritevole del sogno di libertà che è nel suo fondamento … Noi abbiamo un sogno: diventare alle prossime politiche il primo partito della Padania … Senza polemiche …”.
Dunque, Maroni difende Bossi in attesa di essere incoronato ufficialmente come il nuovo Segretario del partito, superando così la concorrenza di Tosi e Zaia, gli unici che potrebbero insidiarlo, ma che hanno già in precedenza dichiarato di non voler concorrere alla carica di segretario. Ricordiamo che attualmente la Lega, dopo le dimissioni di Umberto Bossi da Segretario federale e la sua nomina a Presidente, è gestita dai triumviri Maroni, Manuela Dal Lago e Calderoli, con quest’ultimo apparso in qualche ambascia.
Prende la parola Bossi che, tra applausi e fischi, esorta ad andare avanti, con un discorso accorato e non sempre comprensibile per l’emozione che lo attanaglia. Commovente, ma anche patetico, il richiamo del dolore da lui provato per quanto causato dalla famiglia al Movimento e ai militanti e sostenitori, dai figli in particolare, da suo figlio “Trota” in ispecie. Accenna alla possibilità che tutto derivi da un complotto, non spiegandosi come un colluso con la ‘ndrangheta possa essergli stato messo fra i piedi ed essere diventato vice-presidente di Fincantieri. Riesuma il ricordo di Balocchi, il precedente tesoriere della Lega, da lui definito “bravissimo”, e dice che fu proprio quast’ultimo a presentargli come uomo di fiducia il prode Belsito. Termina scusandosi ancora a nome dei suoi famigliari.
Serata emozionante, pulita e bella per molti aspetti, soprattutto morali, da parte dei leghisti presenti: se oggi dovessi fare una previsione, la Lega ha dimostrato ancora una volta una vitalità veramente sorprendente.
Intanto anche oggi lo spread tra il Btp e il Bund tedesco con scadenza a dieci anni ha superato i 380 punti, rispetto ai 371 punti di giovedì … sperem …
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