«I fatti accaduti all’ospedale di Alzano Lombardo, dove un ubriaco avrebbe tentato di “forzare” il triage del Pronto soccorso minacciando l’infermiera e poi minacciando un altro infermiere che si era avvicinato per cercare di contenere la situazione, sono ormai all’ordine del giorno negli ospedali dove oltre il 50% dei professionisti è aggredito (fisicamente o verbalmente) e di questi oltre la metà sono infermieri». Lo afferma l’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Bergamo in un comunicato. «Formiamo i nostri professionisti – ha detto il neoeletto presidente Gianluca Solitro – perché siano in grado di riconoscere, identificare e controllare i comportamenti ostili e aggressivi prevedendo anche appositi corsi di formazione. Ma non basta, Servono interventi diretti anche dell’organizzazione aziendale e in generale di chi gestisce la sanità: va aumentata l’informazione e la formazione perché siano denunciate da tutti e in modo chiaro le criticità di violenze quotidiane a danno dei professionisti; deve essere predisposto un team addestrato a gestire situazioni critiche e in continuo contatto con le forze dell’ordine soprattutto (ma non solo) nelle ore notturne nelle accettazioni e in emergenza; vanno sensibilizzati i datori di lavoro a non “lasciar fare”, ma a rifiutare la violenza anche prevedendo sanzioni pesanti».