Ci sono nuvole all’orizzonte. Sono lunghe e bianche, e l’orizzonte è un po’ più lontano di quello che ci si prospetta di solito. Bel nome, Long White Clouds, per una band che unisce Bergamo e Nuova Zelanda sotto lo stesso cielo. Che tra l’altro lo stato di Auckland è agli antipodi rispetto all’Italia, nel senso che è il luogo più lontano da noi sulla Terra. E ha pure una vaga forma da stivale rovesciato.
Destino, fortuna, amore e aeroplani hanno messo insieme i Long White Clouds. La band si forma nel 2009: Andy Burch, cantautore di Napier, un piccolo paese di una regione costiera della Nuova Zelanda, incontrò e si innamorò della sua futura moglie italiana a Melbourne, Australia. Decise quindi di seguire il suo cuore fino a Bergamo, dove fece subito conoscenza con gli altri due pezzi del puzzle Long White Clouds, Nicola Lazzaroni e Matteo Pansa, che già scrivevano e suonavano insieme in una piccola band indie rock locale. Il trio si diverte a suonare insieme fino al 2014, quando, per ragioni familiari, le attività musicali vengono sospese per alcuni anni.
È nel 2018 che il gruppo si ritrova e inizia immediatamente a lavorare a nuove canzoni. Nel 2019 la scelta di registrare l’Ep di debutto in studio, sotto la guida del produttore Riccardo Zamboni, assistito da Federico Laini. Ora è pronto: è stato pubblicato venerdì 15 maggio e si intitola “Everyone around here is angry” (“Tutti qui in giro sono arrabbiati”). Quattro tracce che affondano le radici nell’indie rock ma lasciano germogliare melodie pop orecchiabili. Ricordano i primi Killers, quelli di “Hot fuss”, per dare un’idea. Voce, chitarra, basso e drum machine si incontrano in sound diretto e convincente. I brani spaziano dall’allegra “Shane Says” all’onirica “Dreaming About You”. L’Ep è stato anticipato dall’uscita dei due singoli “1+1=1” e “Shivers”. Le canzoni si possono ascoltare su Soundcloud e Spotify inserendo il nome del gruppo nella barra di ricerca.