BERGAMO – Le discipline bio naturali “sfornano” nuove professioni. E ancora una volta è l’antica cultura asiatica a offrirci un’opportunità, grazie alla pratica della medicina tradizionale cinese e alla grande intuizione dell’esistenza delle energie sottili che scorrono nel nostro corpo attraverso i canali o meridiani. E se l’agopuntura è prerogativa di medici, esiste un’altra tecnica che se appresa correttamente, con mente e cuore, da validi insegnanti, puo’ consentire di trattare una persona, riequilibrando la sua energia interna con la pressione delle dita: è la digitopressione, meglio nota come “shiatsu”, dalle parole giapponesi “Shi” premere a “atsu” pressione.
Lo shiatsuka, questo il nome “tecnico” dell’operatore shiatsu (non massaggiatore, precisiamo!), è un operatore olistico, tra l’altro riconosciuto anche da una legge regionale, che, oltre ad operare in proprio per privati cittadini, è richiesto anche da strutture ospedaliere, case di riposo e di cura, ma anche palestre e centri sportivi. “Ma non chiamatelo massaggio, quello dello shiatsu è un trattamento, che ha ben poco di commerciale, e che prima che sui compensi, pur legittimi, si basa su un rapporto empatico che si deve creare tra l’operatore e la persona che riceve il trattamento”, spiega Maurizio Curtaz, insegnante di shiatsu e titolare della scuola shiatsu La Fonte (a Bergamo), accreditata quale ente formativo dalla Regione Lombardia e certificata da Moody. “Sì, lo shiatsu puo’ essere anche uno sbocco professionale a patto che si segua un impegnativo percorso triennale fatto anche di fine settimana intensivi, di tanta pratica diretta ma anche di teoria e di studio della medicina tradizionale cinese”.
Proprio nei giorni scorsi La Fonte ha “licenziato” una trentina di nuovi operatori che dopo un triennio di studi, ora hanno tutte le conoscenze necessarie per offrire i trattamenti.
“Nello shiatsu non si finisce mai di apprendere – dice tuttavia Curtaz- . E’ un percorso continuo, di crescita personale, di scoperta, di sé stessi e del prossimo, di ascolto della propria energia interna e di quella del paziente che si tratta. Basilare è il controllo del respiro e per questo sono utili tecniche di meditazione zen. Infatti, abbiamo introdotto quest’anno alcune serate (la prima venerdì 14 ottobre) e una giornata (sabato 26 novembre), per addestrare i corsisti alla pratica della consapevolezza così come insegnata dallo Zen. Non ci limitiamo a insegnare la tecnica, ma a formare l’operatore anche sotto l’aspetto deontologico”.
I nuovi corsi partono il 4 ottobre. Il programma di formazione del primo anno è stato suddiviso in moduli (propedeutico, base, progressivo) ed è stato studiato per favorire un percorso “su misura” adatto a tutti: sia a chi voglia solo avvicinarsi alla disciplina in modo amatoriale come percorso personale, sia a chi voglia procedere man mano per conseguire il titolo di “operatore Shiatsu”.
I corsi si svolgeranno a cadenza settimanale dalle 19.45 alle 22.45. Il conseguimento del titolo di operatore Shiatsu richiede la partecipazione a tutti i moduli. Gli allievi che termineranno l’intero percorso formativo potranno iscriversi all’A.P.O.S. Associazione Professionale Operatori Shiatsu e DBN.
G.P.