L’economia bergamasca risente della crisi. E il peggio sembra non essere ancora arrivato. E’ quanto emerge dal report sul terzo trimestre stilato dalla Camera di Commercio.
Si conferma, innanzitutto una decelerazione del ciclo dell’industria bergamasca. Il segno è ancora positivo (+0,2%) ma in calo rispetto alla precedente rilevazione. Resta positiva ma in progressivo ridimensionamento la crescita nei confronti dello stesso trimestre di un anno fa (+2,2% la variazione tendenziale). Non è di certo il ritmo della ripresa che sarebbe necessario per recuperare la capacità produttiva persa nella recessione del 2008/2009 né è questo il tasso di crescita di cui Bergamo, come l’Italia, avrebbe bisogno per liberare risorse per lo sviluppo. E tuttavia, in un contesto nazionale ed europeo pesantemente critico, il sistema produttivo di Bergamo sta mantenendo le sue posizioni, in particolare grazie a una tenace presenza sui mercati internazionali (il peso dell’export nei fatturati è sempre più rilevante).
Nel corso del terzo trimestre anche l’occupazione industriale è cresciuta (+0,4% la variazione al netto della stagionalità) e una parte di cassa integrazione è stata riassorbita. Al contempo si profilano segnali di un indebolimento del quadro congiunturale negli indicatori che anticipano il ciclo dell’industria (gli ordinativi e le aspettative) e si aggrava una situazione di difficoltà per le imprese minori.
Se l’industria ristagna, l’artigianato manifatturiero pare orientato ad una nuova flessione: la produzione artigianale diminuisce nel trimestre (-3,4%) e anche nel confronto annuo (-1,5%). Il fatturato resta stazionario ma gli ordinativi cedono nettamente (-4,8% nel trimestre).
Nel commercio le vendite nel terzo trimestre sono in ribasso (-4,2% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso) con un peggioramento marcato nel non alimentare (-7,1%), un risultato ancora nettamente negativo nell’alimentare (-6,3%) e solo un’attenuazione del calo (-1,1%) delle vendite della distribuzione moderna.
Anche nei servizi il giro d’affari diminuisce su base annua (-2,5%) con un peggioramento rispetto ai trimestri precedenti.