Saracinesche abbassate per legge quelle delle pasticcerie, in Bergamasca come in tutta Italia. Al chiuso dei laboratori, però, il lavoro non è cessato almeno per la metà degli 80 soci del Capab, il Consorzio Pasticcieri Artigiani Bergamaschi, attivo da ben 42 anni a sostegno della categoria. Lo conferma il presidente Claudio Giosuè Berbenni:«Molti soci non vogliono deludere soprattutto la clientela affezionata e quindi stanno preparando il simbolo della Pasqua, la colomba, oltre a biscotteria secca e qualcuno, sempre su richiesta, anche le uova di cioccolato. La consegna deve avvenire esclusivamente a domicilio, con tutte le precauzioni del caso. Per questo, per l’impegno che comporta il recapito a casa, una parte di noi ha preferito rinunciare alla produzione e non correre rischi, anche per il timore del contagio».
«Abbiamo deciso – affermano le sorelle Nausicaa e Miluscia Berbenni, figlie del presidente Capab e titolari di pasticceria a Montello – di lasciare liberi i dipendenti e di lavorare noi per conservare un minimo di tradizione. Non volevamo deludere i clienti che hanno prenotato la colomba o l’uovo. Certo, è un lavoro che non porta granchè di guadagno ma lo facciamo volentieri come messaggio di continuità e un augurio di benessere, in attesa che l’emergenza finisca presto».
NELLA FOTO, DA SINISTRA: BERBENNI, COLOTTI, CARRARA, MARTINELLI.