Il Comune di Sarnico, come l’anno scorso, ha voluto promuovere le realtà locali con l’iniziativa “Magic Christmas”: in pratica, i luoghi pubblici sono stati abbelliti con svariate luci natalizie. Nel 2020 erano state centomila le lampadine impiegate in tutto, stavolta invece sono più che raddoppiate, arrivando a ben 250 mila, tutte a led.
Nonostante la scelta di questa tipologia di luci, pensando di diminuire l’inquinamento l’Amministrazione, che ha allestito il tutto con la collaborazione di Pro Loco e sponsor, alla fine ha comunque fatto arrabbiare il circolo Legambiente del Basso Sebino. Quest’ultimo già in precedenza aveva fatto sapere di essere contrario all’idea: oltre al costo delle luminarie, che secondo l’associazione si aggirerebbe intorno ai centomila euro (senza contare le spese per l’elettricità, che farebbero lievitare il tutto a 110mila euro) il problema sarebbe anche la quantità di anidride carbonica rilasciata nell’aria.
«Continuiamo a pensare che, anche senza 250 mila lampadine, Sarnico è allo stesso modo magica», ha dichiarato il presidente dell’associazione ambientalista Dario Balotta, il quale, dati alla mano, ritiene che sia stata fatta una spesa eccessiva. «Dai Comuni ci si aspettano dei comportamenti coerenti che guardano al risparmio energetico e ad un uso razionale delle risorse, anziché costosi ed effimeri effetti speciali».
Nel Comune bergamasco è stato infatti speso molto di più rispetto a quelli vicini: a Paratico cinquemila euro, a Sale Marasino seimila euro, a Sulzano 9.700 euro e a Iseo diciottomila euro.